Argentina: vola l'inflazione (124,4% annuo) a un mese dalle presidenziali

 
Sembra non avere freni la corsa dei prezzi al consumo in Argentina, aumentati in agosto del 12,4% rispetto al mese precedente, il tasso più alto dal febbraio 1991. Un elemento che rende ancora più importante l'appuntamento elettorale che, da qui a poco più di un mese, darà un nuovo presidente ad un Paese in cui sembra forte una deriva populista.

Argentina: vola l'inflazione (124,4% annuo) a un mese dalle presidenziali

Il tasso di inflazione annuale dell'Argentina, secondo i dati dell'agenzia statistica governativa, è salito al 124,4%. Il Paese è da anni preda di una inflazione galoppante, ma ad agosto la corsa dell'aumento dei prezzi al consumo si è tradotta, per la prima volta in più di due decenni, in un tasso mensile in doppia cifra.

Con il fondato timore, espresso dagli economisti, che questo aumento si ripeterà anche in settembre. Sullo sfondo di una situazione preoccupante si sta sviluppando la corsa alla presidenza, con l'attuale ministro dell'Economia, Sergio Massa, che cerca di sbarrare la strada a Javier Milei, dalle incerte ricette economiche e politiche. Recenti sondaggi mostrano Milei in testa alla vigilia delle elezioni generali del 22 ottobre, con Massa al secondo posto.

L'elevato tasso di inflazione è in gran parte il prodotto della svalutazione da parte del governo della valuta locale, il peso, di quasi il 20% dopo le primarie del 13 agosto. L'inflazione in agosto è stata particolarmente elevata per i prodotti alimentari, che sono aumentati del 15,6% da luglio con il prezzo di alcuni tagli di carne bovina in rialzo fino al 40%, secondo l'agenzia nazionale di statistica. L’aumento reale che i consumatori hanno riscontrato nei punti vendita al dettaglio è stato probabilmente ancora maggiore.
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