Tokyo e Seul in rialzo, crolla Hong Kong; il dollaro spinge giù le monete locali, futures europei in leggero progresso.
Mercati asiatici a due velocità: Tokyo regge, Hong Kong cede
Seduta contrastata in Asia, dominata dall’attesa per le prossime mosse tariffarie dell’amministrazione Trump. Alle 7 ora italiana, il quadro si presenta diviso:
- Nikkei 225 (Tokyo): +0,22%
- KOSPI (Seul): +0,58%
- Shanghai Composite: +0,34%
- SZSE Component: +0,36%
- China A50: +0,69%
- DJ Shanghai: +0,13%
- S&P/ASX 200 (Sydney): –0,38%
- Hang Seng (Hong Kong): –0,72%
- Taiwan Weighted: –0,53%
- IDX Composite (Indonesia): +0,36%
- Nifty 50 (India): +0,02%
- BSE Sensex (Mumbai): –0,01%
- VN30 (Vietnam): +0,50%
Tokyo beneficia del rafforzamento delle esportazioni tech e delle attese di nuovi stimoli interni. A Seul trainano i semiconduttori. Ma il nervosismo è palpabile: l’Hong Kong Exchange arretra bruscamente sotto il peso della fuga dagli asset cinesi. A Taiwan vendite su tech e finanza.
Valute asiatiche sotto pressione: il dollaro domina
Il dollaro continua a rafforzarsi contro tutte le principali valute asiatiche, spinto dalle attese per nuovi dazi statunitensi entro agosto.
- Yuan offshore: –0,06%
- Won coreano: –0,23%
- Rupia indiana e bath thailandese: in lieve calo
La banca centrale neozelandese, che ha mantenuto i tassi fermi, ha parlato esplicitamente di “fragilità esterna in peggioramento” legata alle politiche USA.
Secondo gli analisti di ING, “i mercati stanno sottovalutando la portata dei possibili dazi USA: a differenza del 2019, la reazione di Pechino non sarà solo verbale”.
Oro stabile, petrolio debole: riflessi delle tensioni
I dati sulle materie prime rispecchiano lo scenario di incertezza:
- Oro: stabile sopra i 3.300 dollari l’oncia
- Brent: in calo sotto i 70 dollari al barile
- WTI: a ridosso dei 65 dollari
- Gas naturale: in calo ma ancora volatile
L’analista Ole Hansen ha osservato che “i mercati delle commodity stanno reagendo non solo a domanda e offerta, ma al rischio politico puro”.
Futures europei positivi ma prudenti
Le previsioni per l’apertura delle Borse europee restano in lieve rialzo:
- DAX (Germania): +0,21%
- CAC 40 (Francia): +0,11%
- FTSE 100 (Regno Unito): +0,17%
- EURO STOXX 50: +0,08%
Wall Street, invece, è attesa debole:
- S&P 500 futures: –0,49%
- Dow Jones futures: –0,32%
Gli investitori si muovono in attesa delle minute della Fed e soprattutto della scadenza dell’ultimatum tariffario americano, che incombe come una spada di Damocle sui mercati globali.
Voci dal mercato: “Trump crea tempeste a comando”
Ross Mayfield, strategist di Baird, ha dichiarato: “Siamo entrati in una fase in cui ogni tweet presidenziale può cambiare il mercato. Gli investitori sono stanchi ma paralizzati”.
Secondo Kyle Rodda di Capital.com, “le mosse americane sono un chiaro tentativo di testare la tenuta cinese. I mercati asiatici hanno imparato la lezione del 2019, ma la tensione resta altissima”.
Anche in Cina si moltiplicano le voci di un possibile pacchetto di contro-dazi calibrato su semiconduttori e farmaceutica.
Ballo pericoloso
I mercati asiatici ballano sull’orlo di nuove tensioni commerciali. L’Asia regge, ma le crepe si allargano: Hong Kong arretra, la valuta cinese si indebolisce, il dollaro si rafforza. L’oro resta rifugio, mentre petrolio e gas arretrano. In Europa si apre con cautela. Ma tutti guardano a Washington.
L’America di Trump gioca con il fuoco, e l’Asia — pur abituata alle scosse — comincia a tremare.