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Assolombarda e SACE analizzano le sfide del 2025 alla conferenza ISPI-Intesa Sanpaolo

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Assolombarda e SACE analizzano le sfide del 2025 alla conferenza ISPI-Intesa Sanpaolo

Si è tenuta questa mattina a Milano, presso la sede di Assolombarda, la conferenza “Il mondo nel 2025: time to deliver”, organizzata in partnership con Assolombarda e SACE, nell’ambito dell’Osservatorio Geoeconomia di ISPI e Intesa Sanpaolo. L’incontro, ispirato al dossier ISPI “Il mondo nel 2025: time to deliver”, ha avuto l’obiettivo di analizzare le principali sfide geopolitiche e geoeconomiche del 2025, delineando gli scenari nei quali le imprese si troveranno a operare e presentando i rischi e le opportunità del contesto globale.

Assolombarda e SACE analizzano le sfide del 2025 alla conferenza ISPI-Intesa Sanpaolo 

“Invertire l’attuale ciclo economico difficile è una priorità per la competitività del Paese e delle nostre imprese – ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda (nella foto) –. Davanti a una nuova stagione politica ed economica dell’America First di Donald Trump e all’evolversi dei diversi nodi geopolitici internazionali, abbiamo bisogno di maggiore sicurezza e quindi di un’Europa più industriale che superi l’approccio ideologico e l’impianto regolatorio che stanno distruggendo, per esempio, l’industria dell’auto. La nuova Commissione Europea cambi rotta e metta in atto l’Agenda Draghi. L’urgenza di oggi per rilanciare la crescita è legata a due aspetti cruciali per la competitività di un’impresa: energia e investimenti. La nostra competitività si gioca su queste partite, non possiamo perdere ulteriore terreno”.

Secondo Paolo Magri, Presidente del Comitato Scientifico dell’ISPI, “Lasciato alle spalle l’anno elettorale più grande della storia recente, il 2025 si annuncia come quello in cui i principali attori e le sfide globali saranno chiamati alla prova dei fatti, l’anno in cui trasformare le ambizioni in azioni concrete. È innegabile che sarà soprattutto Trump a fare la differenza: per l'America, per la Cina, per l'Europa, per il mondo intero. E conoscendo l’imprevedibilità, il gusto per le provocazioni, l'approccio negoziale del 47esimo presidente USA, il 2025 si apre con una unica grande certezza: sarà l'anno della grande incertezza”.

Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE, ha sottolineato il ruolo cruciale dell’export per il sistema economico italiano: “Siamo il quarto Paese esportatore a livello mondiale, dietro solo a Cina, Stati Uniti, Germania e l’export è il principale motore del Pil italiano e dell’occupazione: prevediamo una crescita del 3,5% per il 2025 pari a 679 miliardi di euro. E in un contesto geopolitico complesso di sfide globali abbiamo individuato due chiavi strategiche di crescita su cui le imprese italiane devono puntare: export e innovazione. Per essere più competitive possono far leva sulla diversificazione dei mercati di sbocco, diminuendo, di conseguenza, la concentrazione del rischio e sull’ampliamento del numero delle filiere di riferimento, affidandosi all’AI e all’innovazione tecnologica”.

Per Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, “La grande incertezza per il 2025 è legata alla capacità dell’Unione europea di rispondere a ritardi (in termini di innovazione, produttività e investimenti), già accumulati nel tempo, che rischiano di accentuarsi con la Presidenza Trump. L’agenda dell’amministrazione americana punta ad un rafforzamento della competitività degli Stati Uniti, tramite tagli fiscali, una diversa politica commerciale e lo stop alla transizione energetica. Gli effetti inflazionistici di breve termine modificheranno il percorso di riduzione dei tassi da parte della Fed, limitandoli a due interventi da 25pb ciascuno. Ci aspettiamo invece che la BCE decida quattro ribassi dei tassi da 25pb già nel primo semestre 2025. Per l’Italia prevediamo una crescita all’1%, fiduciosi in una ripresa dei consumi delle famiglie. Occorre però un rilancio degli investimenti pubblici (PNRR) e privati (in territorio negativo da metà 2023)”.

Marco Castino, General Manager di Alfasigma Italia, ha evidenziato le strategie di crescita della sua azienda: “In Alfasigma negli ultimi due anni abbiamo investito più di un miliardo di euro in acquisizioni, in particolare nel settore delle biotecnologie. Siamo ambiziosi e concreti nel nostro percorso, nonché consapevoli che nel contesto attuale è cruciale coniugare innovazione, speed to market e un alto standard di qualità. Pensare globalmente e lavorare in team culturalmente diversificati sono alcuni elementi chiave per costruire una cultura orientata all'eccellenza e alla crescita. Il nostro approccio continuerà a tenere insieme pragmatismo e visione, come è sempre stato nel DNA di Alfasigma, con l’obiettivo di rispondere prontamente alle condizioni del mercato e alle esigenze dei pazienti”.

Giuseppe Fontana, CEO di Fontana Gruppo, ha posto l’accento sulla necessità di espansione oltre i confini europei: “Abbiamo aspettative importanti su diversi mercati al di fuori dell’Europa, su cui intendiamo lavorare anche per supportare la nostra crescita in altri settori oltre l’automotive. La nostra strategia è stata sempre volta alla localizzazione, ovvero a costruire in loco nei diversi mercati strutture e organizzazioni in grado di servire quegli stessi mercati”.

L’evento ha dunque messo in luce le sfide cruciali per il 2025, evidenziando il ruolo strategico di energia, investimenti ed export nel futuro delle imprese italiane, in un contesto internazionale sempre più incerto e competitivo.

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