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Assoturismo Confesercenti: "Segnali positivi in vista di Pasqua"

- di: Daniele Minuti
 
Assoturismo Confesercenti: 'Segnali positivi in vista di Pasqua'
Assoturismo Confesercenti ha presentato i risultati di un'indagine portata avanti dal Centro Studi Turistici di Firenze presso un campione di 1.304 strutture ricettive, per valutare i flussi turistici in vista delle imminenti vacanze di Pasqua.

Pasqua: Assoturismo Confesercenti prevede 4,7 milioni di pernottamenti

I dati mostrati dallo studio permettono di essere ottimisti, dato che dopo la frenata dei primi tre mesi del 2022, il comparto mostra nuovi segnali positivi: fra Giovedì Santo e Pasquetta, sono previsti 4,7 milioni di pernottamenti, con il 74% dei turisti provenienti dall'Italia e oltre 1,2 milioni di pernottamenti da turisti stranieri.

Il volume delle prenotazioni è salito in modo significativo, nonostante un contesto internazionale ancora incerto per il conflitto in Ucraina: non ci si avvicina ancora ai numeri pre-pandemia (6,1 milioni di pernottamenti) anche se nel 2019 influì la vicinanza con il 25 aprile della Pasqua.

I risultati migliori a livello di domanda sono attesi nel Centro Italia e nel Nord Ovest (67,8% e 62%) mentre continuano le difficoltà al Sud (52,2%). Le città d'arte saranno occupate al 75,8% mentre buoni risultati in località di laghi e terme (69,7% e 67,4%). Calo invece per la montagna (al 48%).

Capitolo stranieri: le presenze toccheranno il picco nelle località lacuali (52,8%) mentre il minimo sarà in quelle marine (al 15%): maggioranza per i turisti da Germania, Svizzera e Austria in località di laghi o campagna, da Francia e Regno Unito per città d'arte e montagna. L'unico mercato extraeuropeo ad avere quote rilevanti è quello statunitense, con il livello dell'Europa dell'Est, dalla Russia o dall'Asia orientale che è quasi nullo.

Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti, ha commentato: "La Pasqua 2022 potrebbe rivelarsi un momento positivo per il turismo italiano, anche se la ripartenza non investe tutti i territori e le tipologie di destinazione, e non è sufficiente ad attenuare la delusione per i mediocri risultati dei mesi invernali. Se è vero che nelle ultime due settimane le prenotazioni sono tornate a crescere, a sostenere il turismo durante le feste saranno soprattutto i viaggiatori italiani, mentre gli stranieri saranno meno della metà di quanti erano prima del covid. La preoccupazione è di trovarci di nuovo in una situazione in cui il turismo è alimentato solo dalla domanda domestica: sarebbe troppo poco per sostenere le imprese che, dopo due anni di stop & go, hanno bisogno di sostegni per mantenere i livelli occupazionali".
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