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Banca Ifis affida le sue certezze al nuovo ad, Frederik Geertman

- di: Redazione
 
Banca Ifis affida le sue certezze al nuovo ad, Frederik Geertman
Nella foto: Ernesto Fürstenberg Fassio, Sebastien Egon Fürstenberg e Frederik Geertman.

Banca Ifis, come ha detto con una battuta il suo presidente, Sebastien Egon Fürstenberg, si mette in “assetto da corsa”
, continuando il suo cammino caratterizzato da una consolidata fase positiva, sia dal punto di vista dei risultati che delle prospettive. Con la nomina, da parte dell'assemblea degli azionisti, del nuovo amministratore delegato, l'italo-olandese Frederik Geertman, Banca Ifis - nel segno della continuità - rafforza la sua squadra di comando e, chiamando a fare parte del consiglio Monica Regazzi, porta al 41% (cinque su dodici) la rappresentanza femminile in CdA. Il profilo professionale di Geertman parla da solo: 50 anni, dopo la laurea in Ingegneria Chimica presso la Delft University of Technology, ha conseguito un Mba ad Insead, a Fontainebleau in Francia. Dal 2016 a oggi è stato vicedirettore generale e Chief Commercial Officer di UBI Banca. Ha anche lavorato per dieci anni in UniCredit, come responsabile Global Marketing and Segment Management per diversi Paesi europei e come responsabile della rete italiana di filiali per le Famiglie e le Pmi. Subito dopo la sua nomina, Geertman ha espresso il convincimento che Banca Ifis non abbia bisogno di grandi operazioni di "tranformational M&A o fusioni che la facciano crescere come dimensioni''.

Nella comunicazione ufficiale dell'avvenuta nomina, un comunicato sottolinea che Geertman (che subentra a Luciano Colombini, che nello scorso dicembre ha rinunciato all'incarico) "guiderà il percorso di sviluppo e digitalizzazione del Gruppo, sviluppando sinergie tra le diverse linee di business della Banca, ulteriormente ampliatesi di recente". "La banca" - ha detto Geertman - "è ben posizionata su business redditizi, non ha grandi attività con costi fissi o redditività insufficiente (come le banche tradizionali) e, quindi, è interessata a operazioni tattiche che possano sviluppare business attraenti che aggiungano valore e permettano una migliore remunerazione del capitale. In sostanza, no a grandi fusioni trasformative, sì a lucida identificazione di opportunità, da cogliere in modo veloce". Per il momento, ha detto il nuovo ad di Banca Ifis, "non prevedo acquisizioni all'estero. Entrare contestualmente in un Paese nuovo e in un business nuovo è complicato e io lo sconsiglierei". Geertman ha poi aggiunto di credere nella digitalizzazione, come strumento anche nella gestione dei Non Performing Loans per avere "strategie di recupero più intelligenti, dare efficienza e automatizzare".

"Devo fare i complimenti" - ha detto ancora il nuovo ceo di Banca Ifis - "a chi mi ha preceduto e ha deciso di lanciare sul mercato una cartolarizzazione di npl assistiti da ordinanze di assegnazione perché è stata un'opera intelligente di ingegneria finanziaria". "La reazione del mercato" - ha detto - "ha dimostrato che c'é domanda di strumenti finanziari validi, pur con un sottostante non performing, e ritengo che si farà ampio uso di questo strumento, non solo da parte nostra, perché consente di affrontare anche il tema del calendar provisioning. Le cartolarizzazioni di npl permettono di attrarre co-investitori e di operare un trasferimento del credito al veicolo quotato. In questo campo, Banca Ifis ha dimostrato una leadership di pensiero". "Non cerchiamo economie di scala" - ha detto ancora Geertman - "e non siamo interessati a operazioni che trasformino il gruppo. Pensiamo invece a rafforzare, se si presenta l'occasione, la nostra presenza nei due settori chiave in cui operiamo, ovvero quello delle pmi e degli npl".

Con l'assemblea di oggi è aumentata la presenza femminile nel CdA, ma l'impegno di Banca Ifis per la parità di genere non è solo a livello di board. "Abbiamo il 54% di donne nel nostro gruppo su oltre 1.700 persone - ha detto il vicepresidente Ernesto Fürstenberg Fassio -. La percentuale è del 50% nel top management della banca". Fürstenberg Fassio ha anche delineato la strategia sulla distribuzione di dividendi: "L'obiettivo è creare utili sostenibili, superiori alla media di mercato sul lungo periodo e trasformare il nostro valore in un prezzo rappresentativo delle aspettative di mercato. Banca Ifis ha un grande valore e dovremo essere più bravi a prezzarci in modo più adeguato. Dobbiamo valorizzare la nostra strategia nei confronti di tutti gli stakeholder".

Con riferimento agli npl, Banca Ifis, ha detto Geertman, non rileva "un significativo calo ad impegnarsi in piano di rientro da parte dei clienti". Il nuovo ad, poi, non ha manifestato timori per eventuali problemi che dovessero manifestarsi a fine anno per l'Istituto, pur dicendosi consapevole che, a fine 2021, l'economia italiana cesserà di essere "anestetizzata, a causa del blocco dei licenziamenti, delle moratorie e dei contributi a fondo perduto. Gli accantonamenti fatti da Banca Ifis sono assolutamente capienti per gestire il 2021 e gli anni successivi". L’Assemblea ordinaria degli Azionisti ha approvato, con il bilancio d’esercizio 2020, anche la distribuzione di un dividendo lordo unitario pari a 0,47 euro per azione, dedotto dai Fondi propri al 31 dicembre 2020.
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