• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Mps: Delfin conquista spazio e si avvicina al 10% del capitale

- di: Matteo Borrelli
 
Mps: Delfin conquista spazio e si avvicina al 10% del capitale
Il contesto strategico
La holding Delfin, della famiglia Del Vecchio, ha incrementato la sua partecipazione in Monte dei Paschi di Siena (Mps) dal 3,5% al 9,78%, secondo i dati aggiornati della Consob. Questa mossa fa di Delfin il secondo azionista dell’istituto, subito dietro il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), che detiene ancora l’11,7%.
Il rafforzamento arriva in un contesto di intenso fermento per il settore bancario italiano, segnato da un “risiko” strategico che potrebbe ridisegnare il panorama finanziario. L’obiettivo, condiviso anche dal governo, è quello di costruire un terzo polo bancario di rilevanza nazionale.

Le dinamiche dell'operazione
L’ascesa di Delfin è avvenuta il 27 dicembre attraverso un’operazione complessa di “share forward” e “collar share forward”, come indicato dalla Consob. In questa strategia potrebbe essere stata coinvolta Natixis, controllata del gruppo francese Bpce. La banca ha gestito strumenti finanziari pari al 6,4% del capitale di Mps, con posizioni che includono opzioni put e call in scadenza tra il 2025 e il 2026. Delfin non ha rilasciato commenti sull’operazione.

Un nocciolo di azionisti italiani
L’investimento di Delfin si inserisce in una rete strategica che include altri grandi azionisti italiani: il gruppo Caltagirone (oltre il 5%), Banco Bpm (5%) e Anima Holding (4%). Insieme, questi soggetti detengono una quota complessiva di circa il 24% del capitale di Mps. Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha esplicitamente promosso questa compagine per proteggere Mps da eventuali scalate straniere.

Gli scenari futuri
Secondo fonti vicine al dossier, l’aumento della partecipazione di Delfin ha l’obiettivo di garantire un ruolo decisivo nelle future scelte strategiche della banca. Tra le possibilità, si ipotizza una fusione con Banco Bpm, che sta subendo una pressione di scalata da parte di Unicredit. Questa operazione, se concretizzata, potrebbe portare alla nascita di un grande polo bancario nazionale.
In alternativa, Mps potrebbe puntare su Anima Holding, in un’operazione che soddisferebbe il governo e gli altri attori coinvolti, tra cui Crédit Agricole, interessato a mantenere i legami con la rete distributiva di Unicredit attraverso Amundi.

Il nuovo consiglio di amministrazione
A confermare l’intento strategico di Delfin, vi è il recente ingresso di Barbara Tadolini nel consiglio di amministrazione di Mps, come rappresentante della holding. Altre nomine rilevanti includono Alessandro Caltagirone ed Elena De Simone per il gruppo Caltagirone e Francesca Renzulli e Marcella Panucci per Anima Holding.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 105 record
11/12/2025
Bce, via libera alla semplificazione della vigilanza bancaria
Ok del Consiglio direttivo alla proposta della task force: meno oneri per gli istituti min...
11/12/2025
Canon punta su Rapidus: il Giappone accelera sulla filiera nazionale dei chip avanzati
Decine di miliardi di yen in arrivo per il progetto che mira alla produzione a 2 nanometri...
11/12/2025
AssoNEXT Awards 2025, il mercato che cambia e la comunità che si stringe: “Solo unendo le forze si crea valore”
L’EGM fotografa la stagione della maturità tra delisting, crescita selettiva e il bisogno ...
11/12/2025
Allarme della Banca mondiale: le nuove norme commerciali ostacolano i Paesi in via di sviluppo
Standard in forte aumento: oltre il 90% del commercio mondiale soggetto a regole tecniche
11/12/2025
EssilorLuxottica accelera con Chips-IT sfidando gli occhiali AI Google
EssilorLuxottica avvia una collaborazione strategica con la Fondazione Chips-IT per chip u...
Trovati 105 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720