La giornata si apre in rosso per i principali indici europei, con l’Euro Stoxx 50 che lascia sul terreno lo 0,52% e segni negativi diffusi per i future di Milano (-0,64%), Parigi (-0,7%) e Francoforte (-0,4%). L’assenza di Wall Street, chiusa per le celebrazioni del Giorno dell’Indipendenza, priva i mercati globali di un punto di riferimento importante, lasciando spazio all’incertezza legata ai negoziati sui dazi tra Stati Uniti e Unione europea. Anche in Asia il tono resta prudente, con il Nikkei che si muove intorno alla parità.
Avvio in calo per le Borse europee, pesa l'incertezza sui dazi e la chiusura di Wall Street
A preoccupare gli investitori è il mancato progresso nei negoziati sulle tariffe, con la deadline del 9 luglio ormai imminente. Il presidente statunitense Donald Trump ha minacciato l’invio di lettere ufficiali ai partner commerciali già nelle prossime ore, prefigurando l’introduzione unilaterale di nuove tariffe. Dall’altra parte dell’Atlantico, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ribadito la necessità di raggiungere “un accordo di principio simile a quello del Regno Unito”, puntando a una soluzione condivisa entro i prossimi giorni.
Effetto dazi più forte dei dati positivi dagli USA
Il clima teso annulla gli effetti positivi dei nuovi record registrati ieri dal Nasdaq e dallo S&P 500, sostenuti da un solido rapporto sull’occupazione americana di giugno che aveva alimentato ottimismo sulla tenuta dell’economia a stelle e strisce. Senza nuovi dati macroeconomici rilevanti nella giornata odierna, le Borse europee si ritrovano esposte all’umore degli investitori, condizionato dalle incertezze geopolitiche e commerciali. Sullo sfondo, resta alta la tensione tra Russia e Stati Uniti: la telefonata tra Vladimir Putin e Donald Trump non ha sortito alcun effetto tangibile, con il presidente russo che ha ribadito l’assenza di una volontà di cessare il conflitto con l’Ucraina.
Focus su banche e valute, euro in lieve rafforzamento
A Piazza Affari, l’attenzione resta puntata sul comparto bancario. Monte dei Paschi ha fissato al 35% la soglia minima di adesione per l’Offerta pubblica di scambio su Mediobanca, aprendo a possibili scenari di delisting e ipotizzando una futura fusione senza impatti sull’occupazione. Bper guadagna visibilità dopo aver rilanciato l’offerta in contanti per Popolare di Sondrio, aggiungendo 1 euro per azione e portando il prezzo effettivo a 10,527 euro.
Materie prime e valute: oro in rialzo, petrolio ancora in calo
Sul mercato valutario, l’euro mostra un leggero rafforzamento sul dollaro, attestandosi a quota 1,178 (da 1,1763 della vigilia), mentre contro yen vale 169,94. Il cross dollaro/yen scivola a 144,22. In crescita l’oro, con il contratto spot che si attesta a 3.343,88 dollari l’oncia (+0,54%). In ribasso il petrolio, che registra il secondo giorno consecutivo di cali: il Brent scende a 68,61 dollari al barile (-0,26%) e il WTI a 66,92 dollari (-0,12%), mentre i trader guardano ai prossimi movimenti dell’Opec+ in vista di nuovi potenziali rialzi.