In un contesto globale attraversato da forti incertezze geopolitiche ed economiche, le Borse europee sorprendono con una giornata di rialzi generalizzati. Francoforte avanza dello 0,8%, Londra dello 0,7%, Milano dello 0,6% e Parigi si muove in territorio positivo. Il dato risalta ancora di più se confrontato con l’andamento di Wall Street, dove i future risultano in lieve calo. Il contrasto tra le due sponde dell’Atlantico riflette un diverso posizionamento strategico degli investitori: mentre negli Stati Uniti prevalgono cautela e preoccupazione per le tensioni sui dazi e il rallentamento economico, in Europa cresce la fiducia in una svolta monetaria imminente.
Borse europee in rialzo tra tensioni Usa e attese sulla Bce
Al centro delle aspettative degli operatori c’è la prossima riunione della Banca centrale europea, prevista per il 5 giugno. In quella data, secondo la maggior parte degli analisti, l’istituto guidato da Christine Lagarde dovrebbe procedere con un taglio dei tassi d’interesse, il primo dopo un lungo ciclo restrittivo. Le previsioni si fondano su una combinazione di segnali positivi: il raffreddamento dell’inflazione in alcuni Paesi, tra cui la Spagna, e il rallentamento della crescita in diverse aree dell’eurozona. Un taglio dei tassi alimenterebbe nuova liquidità e darebbe impulso ai settori più sensibili alla politica monetaria, come l’edilizia e il credito.
Inflazione in calo e spread stabile a 98 punti base
La giornata è stata accompagnata dalla pubblicazione di alcuni dati macroeconomici rilevanti. In Spagna, l’inflazione è risultata inferiore alle attese, confermando una tendenza che potrebbe essere replicata anche in Italia e Germania nei dati in arrivo nelle prossime ore. In questo contesto, il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi si mantiene ancorato a quota 98 punti base, segno di un equilibrio che, almeno per il momento, non risente delle turbolenze internazionali. La fiducia nei confronti del debito italiano resta solida, grazie anche ai recenti dati positivi sul Pil e a una percezione di stabilità politica relativa.
Il peso delle incertezze Usa: dazi e rallentamento sotto osservazione
Se in Europa si respira ottimismo, negli Stati Uniti il clima è decisamente più cupo. L’economia americana mostra segni di rallentamento, mentre l’amministrazione Trump è impegnata in una nuova battaglia giudiziaria sui dazi, epicentro di una crociata commerciale che prosegue senza compromessi. La confusione normativa e l’incertezza sulla direzione futura delle politiche economiche pesano sulla fiducia degli investitori, determinando una pausa nei mercati Usa che si riflette nei futures deboli di oggi.
Asia in rosso: tensioni politiche e stagnazione economica
Nel frattempo, le Borse asiatiche hanno chiuso in ribasso, condizionate da uno scenario internazionale che non offre punti fermi. Tokyo e Seul registrano un calo dello 0,9%, Hong Kong cede l’1,6%, Shanghai lo 0,3% e Shenzhen l’1%. Le cause sono molteplici: dalle tensioni Cina-Stati Uniti sulla questione Taiwan alla fragilità della ripresa interna in numerosi Paesi asiatici. Le vendite hanno colpito in particolare i comparti tecnologico e industriale, più esposti alle dinamiche globali. L’Europa, per ora, resiste, ma il quadro resta in rapida evoluzione.