Bper Banca apre il 2025 con numeri storici, segnando il miglior trimestre di sempre per utile netto consolidato. I profitti si attestano a 442,9 milioni di euro, in crescita del 43,2% su base annua e ben al di sopra delle stime degli analisti, che indicavano un utile atteso di circa 365 milioni. È un risultato che conferma la solidità della strategia commerciale e patrimoniale adottata negli ultimi anni e che rafforza la posizione del gruppo nel risiko bancario italiano.
Bper Banca, miglior trimestre di sempre: utile netto a 442,9 milioni, spinta ESG e solidità patrimoniale
Il titolo ha reagito in Borsa con un rialzo del 5%, portando la capitalizzazione intorno agli 11 miliardi di euro. “Abbiamo realizzato il miglior trimestre di sempre – ha dichiarato l’ad Gianni Franco Papa (nella foto) – grazie alla crescita in tutti i nostri business, mantenendo forte la qualità dell’attivo e continuando a investire sulla formazione interna”.
Ricavi stabili, commissioni in netto aumento
I ricavi core hanno raggiunto quota 1,4 miliardi di euro, in aumento dello 0,8% rispetto allo stesso trimestre del 2024. La tenuta complessiva è frutto di una composizione sempre più equilibrata: il margine di interesse (NII) si attesta a 811,9 milioni di euro, in calo del 3,8%, ma le commissioni nette segnano una crescita dell’8,5%, arrivando a 541,1 milioni. Decisivo il contributo del risparmio gestito (+18,7%) e delle attività assicurative (+26,9%). Il rapporto tra commissioni nette e ricavi totali è salito dal 36,6% al 37,9%, a conferma della maggiore qualità e stabilità della base ricavi.
Miglioramento dell’efficienza operativa e della produttività
L’efficienza operativa continua a migliorare: il cost/income ratio è sceso al 46,7%, dal 50,3% dello stesso trimestre dello scorso anno. Gli oneri operativi sono stati ridotti del 3,2%, attestandosi a 667,4 milioni di euro. Anche la produttività è in progresso, con il rapporto tra ricavi netti e attività ponderate per il rischio che passa dal 8,6% del 2023 al 9,7% del primo trimestre 2025. Nonostante la riduzione dei giorni lavorativi nel periodo, il margine di interesse commerciale è rimasto stabile, beneficiando dell’effetto spread sui titoli.
Spinta ESG e formazione del capitale umano
Tra gli elementi qualificanti del trimestre c’è il rafforzamento della strategia ESG. Bper ha erogato oltre 700 milioni di euro in nuovi finanziamenti a favore della transizione ecologica e sociale, confermandosi tra le banche più attive sul fronte della finanza sostenibile. “Si tratta di un impegno reale – ha spiegato Papa – che accompagniamo anche con un investimento sulle competenze. Circa il 10% del personale è già coinvolto nei percorsi formativi delle nostre Academy”. Il gruppo vuole così allineare gli obiettivi ambientali e sociali con una crescita organizzativa che parte dalle persone.
Qualità dell’attivo, rischio sotto controllo
La qualità del credito resta uno dei punti di forza del gruppo. L’NPE ratio lordo è stabile al 2,6%, quello netto all’1,2%, mentre il costo del rischio annualizzato scende a 31 punti base, in calo di 12 rispetto al primo trimestre 2024. La copertura dei crediti deteriorati si mantiene al 54,2%, confermando l’attenzione alla solidità del bilancio. Il capitale è in ulteriore rafforzamento: il CET1 fully loaded sale al 15,8%, grazie a una generazione organica di capitale da 540 milioni di euro, che ha più che assorbito gli impatti regolamentari di Basilea IV.
Autorizzazione all’OPS su Pop Sondrio e crescita in Arca Vita
Il trimestre ha segnato anche un’accelerazione sul fronte delle operazioni straordinarie. L’Ivass ha dato il via libera all’offerta pubblica di scambio su Banca Popolare di Sondrio e all’aumento della partecipazione in Arca Vita oltre la soglia del 30%. “Il prezzo offerto riflette già pienamente il valore dell’operazione – ha chiarito Papa – e riteniamo che questa integrazione possa creare valore per l’intero gruppo”. Il progetto si muove in sinergia con Unipol, azionista di riferimento sia di Bper sia della Popolare di Sondrio, con una quota vicina al 20% in entrambi i casi.
Previsioni confermate, nuovo piano con dividendi per 3,2 miliardi
Le guidance per l’intero 2025 sono in linea con il consenso: ricavi totali attesi intorno ai 5,4 miliardi, margine di interesse in calo del 6%, commissioni in crescita del 4-6%, cost/income ratio al 51% e costo del rischio sotto i 40 punti base. Il CET1 dovrebbe restare sopra il 15%. Il nuovo piano industriale 2025-2027 punta a un utile netto annuo di 1,5 miliardi entro fine periodo e dividendi cash cumulati per circa 3,2 miliardi, con un payout atteso del 75%. Obiettivo dichiarato: consolidare Bper tra i principali player bancari italiani, mantenendo un profilo prudente e sostenibile.