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Stop del Governo a sconto in fattura e cessione crediti, Confcommercio: "Urge un confronto per rispondere alla crisi di liquidità"

- di: Daniele Minuti
 
Stop del Governo a sconto in fattura e cessione crediti, Confcommercio: 'Urge un confronto per rispondere alla crisi di liquidità'
Il Governo ha ufficialmente approvato il decreto sulla cessione dei crediti di imposta relativi agli interventi fiscali, che comporta uno stop totale a sconto in fattura e cessione del credito: una decisione che rivoluziona quindi la situazione legata a bonus edilizi, superbonus compreso, oltre che a porre fine (dopo molto poco) l'esperienza di acquisto di crediti incagliati avviata da alcuni enti pubblici, con un espresso divieto contenuto in un articolo del provvedimento.

Stop a cessione crediti, Confcommercio: "Urge un confronto"

Con questa scelta, il Governo si pone due obiettivi, come spiegato nella conferenza stampa dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti: "È una misura d'impatto che si rende necessario per bloccare gli effetti di una politica scellerata usata anche in campagna elettorale e che ha prodotto beneficio per alcuni cittadini ma posto alla fine in carico a ciascun italiano 2mila euro a testa. Questo è bilancio di questa esperienza. Il decreto ha un duplice obiettivo: cercare di risolvere il problema che riguarda la categoria delle imprese edili per l'enorme massa di crediti fiscali incagliati e mettere in sicurezza i conti pubblici". Le norme sono state approvate "con grande responsabilità e avendo bene in testa la necessità di fare tutto ciò che è possibile soprattutto nei confronti della categoria delle imprese edili che in questo momento riscontrano una difficoltà finanziaria rispetto alla possibilità di scontare i crediti maturati nel 2021, 2022 e questa prima fase del 2023"

Confcommercio-Imprese per l’Italia
, ha rilasciato una nota di commento alla decisione: "Occorre che vengano individuate soluzioni strutturali alla crisi di liquidità delle imprese che non sono riuscite a cedere a terzi i crediti d’imposta per la saturazione del mercato e per le quali ora viene anche meno, in ragione del divieto recato dal decreto varato dal Governo, la possibilità di cedere questi crediti alle pubbliche amministrazioni. È dunque necessario un confronto urgente tra Governo e associazioni di categoria anche in considerazione del ruolo determinante svolto dalla filiera dell’edilizia per la messa terra del PNRR".
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