Cina: giro di vite contro gli aborti non terapeutici

- di: Redazione
 
La Cina ridurrà il numero di aborti eseguiti per "scopi non medici". L'annuncio è arrivato oggi dalle autorità di Pechino nell'ambito delle nuove linee guida che, è stato sostenuto, mirano a migliorare la salute riproduttiva delle donne.

Non è la prima volta che il governo cinese interviene in materia di aborto, consentito nel Paese, quando ha cercato, con misure rigorose, di prevenire gli aborti selettivi in base al sesso (molte coppie privilegiavano i figli maschi). Nel 2018, poi, le autorità sanitarie centrali hanno anche avvertito che l'uso dell'aborto come pratica per porre fine alle gravidanze indesiderate era dannoso per il corpo delle donne e potenziale causa di infertilità.

Il Consiglio di Stato, oggi, ha affermato che le nuove linee guida mireranno a migliorare l'accesso generale delle donne ai servizi sanitari pre-gravidanza. La presa di posizione del Consiglio di Stato giunge in un periodo storico in cui i think tank e i ricercatori politici hanno identificato nel calo del tasso di natalità della Cina una delle principali sfide della politica sociale nei prossimi decenni.

La Cina ha annunciato una stretta nei confronti degli aborti eseguiti per "scopi non medici"

Sebbene la Cina rimanga la nazione più popolosa del mondo, l'ultimo censimento ha mostrato che la crescita della popolazione dal 2011 al 2020 è stata la più lenta dagli anni '50 e si prevede che rallenterà ancora di più nel giro di pochi anni.

Dopo anni di tentativi di limitare la crescita della popolazione, Pechino ora promette nuove politiche volte a incoraggiare le famiglie ad avere più figli. A giugno ha detto che avrebbe permesso a tutte le coppie di avere tre figli invece di due, introducendo inoltre introdotte nuove politiche volte a ridurre l'onere finanziario dell'educazione dei figli.
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