Clima, la svolta green della Svizzera: la neutralità climatica è legge

- di: Barbara Leone
 
Come sempre gli svizzeri sono avanti. Chiamati alle urne per nuova tornata di referendum, i cittadini d’Oltralpe hanno approvato con il 59,1% di voti la legge federale per arrivare ad un saldo netto delle emissioni di gas serra pari a zero entro i prossimi decenni. Con una schiacciante maggioranza del 78,5% di voti, è stata accettata anche l'introduzione di un'imposizione minima del 15% per i grandi gruppi di imprese attivi a livello internazionale. Una vittoria grazie alla quale ci sarà una riduzione progressiva del consumo di petrolio e gas volta ad accrescere la produzione di energia da fonti rinnovabili, come l'eolico ed il solare.

Clima, la svolta green della Svizzera: la neutralità climatica è legge

Il progetto prevede sostegni finanziari (200 milioni di franchi all'anno per un periodo di dieci anni) per favorire la sostituzione di impianti di riscaldamento con carburanti fossili e la promozione dell'efficienza energetica degli edifici. Inoltre saranno sostenute le imprese che investono in tecnologie rispettose del clima. A spingere i cittadini elvetici verso il sì al referendum, il susseguirsi di ondate di calore con conseguente riduzione di almeno un terzo dei ghiacciai perenni. Tant’è vero che negli ultimi mesi il Parlamento svizzero si era messo a discutere la cosiddetta “iniziativa ghiacciai”, poi ritirata dal comitato promotore lo scorso ottobre in cambio della discussione di un controprogetto che ha portato poi alla consultazione di ieri. Un “sì” che segna un apparente cambio di rotta rispetto a un referendum di due anni fa, quando il 51,6 per cento degli svizzeri aveva respinto la proposta di introdurre nuove tasse finalizzate al dimezzamento delle emissioni.

Il “sì” ha trionfato nella maggior parte dei Cantoni, primo fra tutti Ginevra, con il 74,5% dei voti favorevoli, seguito da Basilea Città (73,3%). Il testo è invece stato bocciato in sette Cantoni: Uri, Svitto, Glarona, Obvaldo, Nidvaldo, Turgovia, Appenzello interno. Svitto è il Cantone che ha rigettato con più fermezza il disegno di legge, con il 57,5% dei voti contrari. Per l'ampia alleanza per il “sì”, che comprende tutti i principali partiti nazionali, a esclusione dell'UDC, e più di 200 organizzazioni, associazioni e aziende, il risultato rappresenta un impegno a rispettare gli obiettivi climatici vincolanti e a ridurre la dipendenza elvetica dalle fonti energetiche fossili. Soddisfatto il WWF, che definisce il risultato elvetico “un mandato per il futuro”.

Gli autori e le autrici dell'iniziativa sui ghiacciai, testo al quale il Consiglio federale ha opposto il controprogetto indiretto, si godono la vittoria, ma affermano che la lotta per il clima non è finita. Su questo tema “è necessaria una buona maggioranza per andare avanti”, ha dichiarato a Keystone-ATS Marcel Hänggi, copromotore dell'iniziativa. Mentre la Fondazione svizzera per l'energia ritiene che il “sì” alla protezione del clima sia una pietra miliare dal momento che la Svizzera è il primo Paese al mondo a confermare i propri obiettivi climatici attraverso un voto.

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