Codacons, mappa regionale sui costi delle feste: a Cosenza aumenti fino al 17,4%

- di: Barbara Bizzarri
 
Codacons ha realizzato una indagine per determinare quali saranno le città italiane coinvolte maggiormente dagli aumenti dei prezzi al dettaglio per le voci tipiche delle feste di fine anno: beni alimentari, bevande alcoliche, abbigliamento e ristoranti.

Codacons, mappa regionale sui costi delle feste

Dopo aver rielaborato i dati definitivi dell’Istat sull’inflazione, il Codacons ha posto Cosenza in testa alla classifica delle città italiane dove pranzi e cenoni subiranno i rincari più pesanti: qui, infatti, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 17,4% rispetto allo scorso anno. In seconda posizione si colloca Olbia (+16,6%), seguita da Catania (+16,4%), Grosseto (+16,2%), Viterbo, Macerata e Pistoia (+16,1%), e Imperia (+16%).

Non c’è festa, però, senza brindisi, e che per le bevande alcoliche (vini, spumanti, liquori) Grosseto e Livorno sono le città che subiscono gli aumenti maggiori (+10,2%), seguite da Modena (+9,9%) e Avellino (+9,8%).

I prodotti di abbigliamento si confermano anche quest’anno tra i regali preferiti e, per tali beni, i maggiori rincari si registrano a Imperia (+8,3%) seguita da Belluno (+7%), Piacenza (+6,8%) e Macerata (+6,4%). Per elettrodomestici e prodotti per la casa, invece, si spende il 10,2% in più a Roma, Arezzo e Livorno, città che registrano i maggiori incrementi per tale tipologia di acquisti.

Infine, i ristoranti: gli aumenti più significativi sono registrati a Viterbo, dove i listini dei menu aumentano in media del 12,4% rispetto allo scorso anno; al secondo posto Cosenza con l’11% in più, seguita da Trento (+10,5%), Olbia (+10,3%) e Palermo (+10,1%).

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