CRIF: "Prestiti in calo del 3,4% nel primo trimestre 2024"

- di: Redazione
 

L'aggiornamento al primo trimestre 2024 del Barometro CRIF sul credito delle famiglie italiane evidenzia una discesa delle richieste di prestito pari a 3,4 punti percentuali sullo stesso periodo dello scorso anno. Segnali positivi però se si considera unicamente marzo (+2,6%).

CRIF: "Prestiti in calo del 3,4% nel primo trimestre 2024"

Sale del 9,1% l'importo medio richiesto, pari a 9.380 euro nell'aggregato di prestiti personali e finalizzati, con l'ammontare richiesto a marzo pari a 9.457 euro (+7,9%).

Scendono del 10% le richieste di finanziamenti finalizzati su base annua, mentre i prestiti personali salgono di 5,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Per quanto riguarda l’importo medio per entrambe le forme tecniche i segnali sono positivi ma con diverse incidenze: per i prestiti finalizzati abbiamo un +15,8% (6.859 Euro), mentre i prestiti personali sono rimasti pressoché stabili con un +0,9% e un valore medio di 12.202 Euro. 

L’analisi della distribuzione delle richieste per fascia di importo del finanziamento conferma che nel I trimestre 2024 le preferenze degli italiani si sono concentrate nella classe inferiore ai 5.000 Euro, che arriva a spiegare quasi la metà delle richieste con il 48,9% del totale. 
Dall’analisi della distribuzione per durata dei finanziamenti si evince che, anche in questi primi tre mesi dell’anno, quasi un finanziamento su tre preferisce piani di rimborso superiori ai 5 anni, con una quota pari al 29,9% del totale.  

Osservando, infine, la distribuzione delle istruttorie di credito in relazione all’età del richiedente, il Barometro CRIF evidenzia come nel primo trimestre dell’anno sia stata la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni a risultare maggioritaria, con una quota pari al 23,3% del totale, seguita da 35-44 anni con il 20,3%.  

Simone CapecchiExecutive Director di CRIF (nella foto), ha dichiarato: "Il mercato del credito alle famiglie è sempre più esposto alla competizione di nuovi attori di matrice non bancaria (FinTech e BigTech) che attraverso il canale on-line diversificano il loro modello di business ampliandosi verso il credito. In questo contesto, gli investimenti in tecnologia restano un fattore importante per sviluppare i canali digitali e non perdere fette di mercato. A seguito di una possibile frammentazione della domanda di prestiti su più player e a scelte di pagamento come il Buy Now Pay Later, vi è sempre più una maggiore attenzione a un’economia sostenibile, anche da parte del regolatore europeo, con politiche di offerta sempre più allineate ai criteri ESG".

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