• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Irlanda, Italia, Germania i Paesi Ue più colpiti dai dazi

- di: Bruno Coletta
 
Irlanda, Italia, Germania i Paesi Ue più colpiti dai dazi
La vulnerabilità è distribuita in modo relativamente omogeneo sul territorio europeo, ma alcune regioni europee si distinguono per fragilità strutturale.

Irlanda prima per esposizione: il peso dell’export verso gli Usa

L'Irlanda, si evidenzia nello studio di Bruegel, è nettamente il Paese più esposto a causa della sua marcata vocazione all’export verso gli Stati Uniti, spinta da un sistema produttivo fortemente concentrato in settori ad alta intensità di export, come chimica, alimentare e riparazioni.

Italia ad alta vulnerabilità: Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna sotto pressione

L'Italia si conferma altamente esposta, con una forte incidenza nei settori di trasporto, automotive, moda e agroalimentare.

Le regioni settentrionali risultano le più vulnerabili: la Lombardia, per la densità del suo tessuto manifatturiero e farmaceutico; il Piemonte, cuore dell’industria automobilistica nazionale; e l’Emilia-Romagna, specializzata in meccanica, beni industriali e agricoli.

Anche il Veneto e la Toscana mostrano livelli elevati di rischio, sospinti dalle esportazioni di moda, agroalimentare e arredo di fascia alta.

Germania: Sud più colpito dai dazi Usa

In Germania, a risentire di più dei dazi Usa è il fronte meridionale, con la Baviera e il Baden-Wuerttemberg al centro di filiere ad alta specializzazione tecnologica e industriale, in particolare nell’automotive e nella meccanica avanzata.

Alcune zone della Renania Settentrionale-Vestfalia presentano criticità rilevanti, confermando la forte interdipendenza dell’economia tedesca con il mercato americano.

Francia: Alsazia, Lorena e Ile-de-France in prima linea

Anche la Francia, pur con un’esposizione media leggermente inferiore, presenta aree sensibili: l’Alsazia e la Lorena, tradizionalmente industrializzate e profondamente connesse alle filiere tedesche, sono tra le più esposte.

Altrettanto vulnerabili risultano l’Auvergne-Rhone-Alpes, nodo produttivo nei settori chimico e meccanico, e l’Ile-de-France, dove operano i grandi gruppi attivi nell’aerospazio, nella farmaceutica e nel lusso.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 120 record
Pagina
1
18/12/2025
Acea, la vendita di Aquanexa segna la prima exit del fondo green di Algebris
Operazione chiave per Algebris Green Transition Fund: dopo due anni la piattaforma dell’ac...
18/12/2025
Farmaceutica italiana da record: export su, ora sfida è autonomia Ue
Export farmaceutico italiano in forte crescita nel 2025. Farmindustria chiede nuove regole...
18/12/2025
Bce frena sui tassi e rilancia la crescita dell’Eurozona
Tassi Bce fermi al 2%, stime di crescita in rialzo e inflazione sotto controllo. Lagarde t...
18/12/2025
Asia in rosso: tech e BoJ agitano i listini, Micron fa da ancora
Borse asiatiche in rosso tra prese di profitto sull’AI e attesa per la BoJ. Tutte le chius...
18/12/2025
Riforma del condominio: laurea, albo, no contanti e nuovi rischi
La riforma del condominio cambia tutto: amministratori laureati, albo nazionale, conti tra...
18/12/2025
Campari e fisco, il dettaglio nascosto dietro l’accordo da 405 milioni
Accordo Lagfin-fisco: 405 milioni per chiudere la partita. Ma il vero nodo è il rischio su...
Trovati 120 record
Pagina
1
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720