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Energia: Londra, sì a 100 nuove licenze per sfruttamento di petrolio e gas nel mare del Nord

- di: Redazione
 
Energia: Londra, sì a 100 nuove licenze per sfruttamento di petrolio e gas nel mare del Nord
Il governo britannico ha annunciato oggi che concederà almeno 100 nuove licenze di esplorazione e sfruttamento di petrolio e gas nel Mare del Nord, dopo l'impegno del primo ministro Rishi Sunak di agire in modo "pragmatico e proporzionato" contro il riscaldamento globale.
E' probabile che l'annuncio dia il via alle critiche delle organizzazioni ambientaliste sull'operato del governo e sul suo impegno per l'ambiente. La decisione del gabinetto Sunak arriva nel mezzo di un vivace dibattito (tra e dentro i partiti) sulla questione dell'ambiente, soprattutto in relazione ai costi per la collettività derivanti dalle politiche verdi.

Energia: Londra, sì a 100 nuove licenze per sfruttamento di petrolio e gas nel mare del Nord

"Siamo stati tutti testimoni di come Putin abbia strumentalizzato l'energia, interrompendo le forniture e bloccando la crescita nei paesi di tutto il mondo - ha dichiarato il primo ministro - . Ora più che mai, è fondamentale rafforzare la nostra sicurezza energetica e capitalizzare questa indipendenza per portare energia più economica e pulita nelle case e nelle imprese del Regno Unito''. Secondo il governo, il sostegno allo sfruttamento di petrolio e gas nel Mare del Nord sosterrà più di 200.000 posti di lavoro. Peraltro, l'esecutivo sta per rendere noti i due primi siti di cattura e stoccaggio di CO₂ nel Mare del Nord, un settore che probabilmente supporterà fino a 50.000 posti di lavoro.

Sotto la forte pressione di una frangia della maggioranza, il governo ha lasciato intendere che alcuni obiettivi ambientali potrebbero essere allentati, in particolare sugli standard energetici per le abitazioni. Rishi Sunak, in un editoriale pubblicato giorni fa sul quotidiano conservatore Sunday Telegraph , ha accusato i laburisti di essere "anti-automobilisti", dicendo di essere "dalla parte" delle famiglie che hanno bisogno della loro auto.
Secondo un sondaggio YouGov di primavera, il 65% dei britannici afferma di essere preoccupato per le conseguenze del cambiamento climatico, ma la maggioranza si oppone alla maggior parte delle misure che richiederebbero uno sforzo personale.

In ogni caso, il Regno Unito sta subendo gli effetti del riscaldamento globale. Un rapporto dei servizi meteorologici ha avvertito questa settimana che le temperature record nell'estate del 2022, quando sono stati superati i 40°C, sembrerebbero "fresche" entro la fine del secolo.
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