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Orrore a Goma: centinaia di donne violentate e bruciate vive durante l’evasione di massa

- di: Jole Rosati
 
Orrore a Goma: centinaia di donne violentate e bruciate vive durante l’evasione di massa
La Repubblica Democratica del Congo è scossa da una tragedia senza precedenti: centinaia di detenute sono state violentate e arse vive durante una rivolta carceraria a Goma.

La tragedia nella prigione di Munzenze
Il 27 gennaio 2025, nella prigione di Munzenze a Goma, si è verificata una massiccia evasione che ha coinvolto circa 4.000 detenuti. Durante il caos, l’ala femminile del carcere è stata presa d’assalto: le detenute sono state violentate e successivamente l’area è stata incendiata, causando la morte di tutte le donne presenti. Vivian van de Perre, vicecapo della Missione delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo (Monusco), ha dichiarato: “C’è stata una grande evasione di circa 4.000 prigionieri. C’erano anche alcune centinaia di donne in quella prigione. Sono state tutte violentate, poi hanno incendiato l’ala femminile. Sono tutte morte”  

Il contesto del conflitto
La città di Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu, è recentemente caduta sotto il controllo dei ribelli del gruppo M23, sostenuto dal Ruanda. Questo gruppo ha ripreso le ostilità nel 2022, causando migliaia di morti e una crisi umanitaria con centinaia di migliaia di sfollati. Nonostante l’annuncio di un cessate il fuoco unilaterale, le violenze sono proseguite, estendendosi anche alla provincia del Sud Kivu.

Le denunce delle Nazioni Unite
L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) ha recentemente avvertito che la violenza sessuale viene utilizzata come arma di guerra dai gruppi armati a Goma. In un rapporto pubblicato il 31 gennaio 2025, l’OHCHR ha documentato esecuzioni sommarie e nuovi casi di violenza sessuale attribuiti sia ai ribelli dell’M23 che alle forze armate congolesi e al gruppo pro-governativo Wazalendo. 

La risposta internazionale
La comunità internazionale ha espresso profonda preoccupazione per l’escalation della violenza nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, ha esortato a un immediato cessate il fuoco, sottolineando la necessità di proteggere i civili e garantire l’accesso agli aiuti umanitari. Nel frattempo, le Nazioni Unite stanno cercando di mobilitare risorse per affrontare la crisi umanitaria in corso, ma le restrizioni imposte dai ribelli stanno ostacolando gli sforzi di soccorso.
La situazione a Goma rappresenta una delle peggiori crisi umanitarie degli ultimi anni, con atrocità che richiedono una risposta immediata e coordinata da parte della comunità internazionale. È essenziale garantire la protezione dei civili, fornire assistenza alle vittime e lavorare verso una soluzione pacifica del conflitto.
(Nella foto il presidente del Congo, Felix Tshisekedi Tshilombo)

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