• Banca IFIS maggio25 850 1
  • 8501 intesa GREEN 25
  • SIMEST25 850 1
  • Fineco Change is Good
  • EDISON25 850 1

Export, Rapporto Crea: "Aumento degli scambi agroalimentari dell’Italia nonostante guerra e crisi energetica"

- di: Barbara Leone
 
Export, Rapporto Crea: 'Aumento degli scambi agroalimentari dell’Italia nonostante guerra e crisi energetica'
Prosegue l’andamento positivo degli scambi agroalimentari dell’Italia, nonostante guerra e crisi energetica. Anche nel II trimestre 2022, in linea con i primi tre mesi dell’anno, si registra un netto aumento in valore delle esportazioni (+19%) e delle importazioni agroalimentari (+34%), rispetto allo stesso periodo del 2021. L’export e l’import agroalimentare superano entrambi, per la prima volta, il valore record di 15 miliardi di euro nel II trimestre. È quanto emerge dal Rapporto sul commercio con l’estero dei prodotti agroalimentari realizzato dal Crea Politiche e Bioeconomia, il principale Ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali  (Mipaaf).

Export, Rapporto Crea sugli scambi agroalimentari dell’Italia

Il Report, che in questo caso si è concentrato sugli effetti della crisi russo-ucraina sugli scambi agroalimentari dell’Italia, fornisce sin dai primi anni Novanta un’analisi dell’andamento del commercio agroalimentare del nostro Paese, a carattere sia prettamente congiunturale che di medio periodo. Dall’indagine si evince che le dinamiche inflazionistiche, con un aumento rilevante dei prezzi, giocano un ruolo importante sull’aumento dei valori, ma a crescere sono anche le quantità esportate dei principali prodotti di esportazione. Gli effetti della crisi nel II trimestre sono evidenti sia per l’import agroalimentare dell’Italia dall’Ucraina (-29% in valore) sia per l’export verso la Russia (-39%). Tuttavia, la netta contrazione delle quantità importate dall’Ucraina dei principali prodotti, come olio di girasole (-34%), mais (-72%) e panelli di girasole (-59%), è più che compensata dalle maggiori importazioni da altri mercati, quali Ungheria e Croazia.

Allo stesso modo, nonostante il crollo dell’export agroalimentare verso la Russia di alcuni prodotti del Made in Italy, quali spumanti Dop, caffè torrefatto e olio extravergine, le esportazioni totali dell’Italia di tali prodotti crescono nel II trimestre 2022, grazie all’ottima performance di vendite su altri mercati di destinazione, come Francia, Stati Uniti e Canada. Come si sa, Russia e Ucraina sono tra i principali esportatori mondiali di alcune materie prime agroalimentari, quali grano, mais, orzo e olio di girasole. La crisi internazionale ha posto maggiore attenzione sulla dipendenza dell’Italia dall’estero di alcuni prodotti, importanti per la nostra industria agroalimentare. Nel 2021 l’Italia ha importato dall’Ucraina il 46% dell’olio di girasole e il 15% del mais; inoltre, quasi la metà dei panelli di girasole proveniva da Russia e Ucraina. Dal lato delle esportazioni agroalimentari dell’Italia, nel 2021 Russia e Ucraina valevano oltre 900 milioni di euro, vale a dire poco meno del 2% del totale. Molti dei prodotti esportati appartengono al Made in Italy, come vini e spumanti Dop, olio di oliva, caffè torrefatto, pasta e conserve di pomodoro. La maggior parte degli scambi agroalimentari dell’Italia con la Russia e l’Ucraina è concentrata in poche regioni. Nel 2021 tre quarti delle esportazioni hanno riguardato quattro regioni settentrionali (Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto).

L’80% delle importazioni ha interessato Emilia-Romagna Puglia, Lombardia e Campania. L’Emilia-Romagna concentra da sola il 40% degli acquisti agroalimentari provenienti da Russia e Ucraina: si tratta principalmente di olio di semi, mais e panelli per la zootecnia. Dopo un inizio 2022 in netta crescita, a partire da marzo le importazioni agroalimentari dell’Italia dall’Ucraina si contraggono rapidamente. La riduzione nel II trimestre riguarda le quantità importate sia di prodotti agricoli, soprattutto mais, sia di trasformati, come l’olio di girasole. A un calo delle quantità importate di olio di girasole (-34%), corrisponde però un incremento in valore, a conferma dell’aumento dei “prezzi” di importazione. Le minori quantità importate di olio di girasole e di mais dall'Ucraina vengono tuttavia più che compensate dai flussi provenienti da altri paesi, quali Ungheria e Croazia. Come per l’import dall’Ucraina, anche l’export agroalimentare verso la Russia, dopo un ottimo avvio all’inizio del 2022, mostra una netta contrazione a partire da marzo, soprattutto per i prodotti del Made in Italy: si dimezzano le vendite di spumanti Dop, caffè torrefatto e olio extravergine di oliva. Va, tuttavia, precisato che le esportazioni complessive dell’Italia di questi prodotti continuano a crescere anche nel II trimestre, in linea con l’andamento positivo dell’export agroalimentare totale.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 61 record
Pagina
1
20/05/2025
Rapporto Immobiliare Residenziale: Mercato in crescita, nel 2024 abitazioni scambiate a +1,3%
Rapporto Immobiliare Residenziale: "Mercato in crescita, nel 2024 abitazioni scambiate a +...
20/05/2025
PNRR, restyling da 107 obiettivi: il piano cambia forma, ma resta sotto pressione
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza cambia volto. Sono 107 gli obiettivi che verran...
20/05/2025
Von der Leyen: “Servono nuove risorse proprie per l’Europa”
Ursula von der Leyen ha lanciato un messaggio chiaro e urgente: “Abbiamo bisogno di nuove ...
20/05/2025
Crescita lenta, Italia fanalino di coda in Europa
Secondo le previsioni economiche della Commissione europea, l’Italia continuerà a occupare...
20/05/2025
La Cina taglia i tassi, l’Asia corre: Pechino rilancia la crescita, e i mercati applaudono
La Banca centrale cinese ha annunciato un nuovo taglio dei tassi d’interesse
20/05/2025
I 10 libri di finanza più letti nel 2025: la classifica definitiva
Dai classici intramontabili alle nuove uscite: ecco i testi che stanno plasmando la cultur...
Trovati 61 record
Pagina
1
  • Banca IFIS maggio25 720
  • 720 intesa GREEN 25
  • Fineco Change is good
  • EDISON25 720