FIPE-Confcommercio: "Riaprire le sale gioco per evitare boom di bische clandestine"

- di: Daniele Minuti
 
La situazione economica del paese continua a essere gravissima, con diversi settori che oramai lanciano appelli periodici allo Stato nella speranza di ottenere un aiuto o quantomeno la possibilità di riaprire le proprie attività.
L'ultimo grido è quello del campo dei giochi pubblici e arriva direttamente da FIPE-Confcommercio con una nota ufficiale in cui viene evidenziato come "la terribile congiuntura economica e sociale di questi mesi ha coinvolto anche le reti distributive del bingo, delle scommesse e degli apparecchi da intrattenimento regolamentati da concessioni statali".

Nel comunicato viene spiegato quanto le misure di distanziamento sociale abbiano interrotto le attività (fatta eccezione per le lotterie) per 9 degli ultimi 14 mesi: nel 2020, la spesa del gioco regolamentato è calata sotto il 35% con 6,8 miliardi di euro di ricavi in meno e più del 40% di minore gettito per l'erario (oltre 4 miliardi unicamente di imposte sui giochi).
L'appello non riguarda solamente il sollevamento del blocco integrale delle attività per il bene degli esercenti, che hanno comunque seguito i protocolli di prevenzioni riducendo il numero dei clienti negli spazi di gioco e la costante sanificazione, ma anche quello della lotta all'illegalità.

A spiegarlo nella nota è direttamente il Vicepresidente vicario di FIPE-Confcommercio, Aldo Cursano (nella foto): "Senza la possibilità di ricominciare a lavorare, per i pubblici esercizi che offrono giochi non c'è unicamente il problema della continuità aziendale ma anche quello della difesa della legalità: il ricordo delle bische, del cosiddetto "picchetto", delle tombole clandestine è ancora troppo recente. I giochi in denaro sono servizi che necessitano selezione, qualificazione e professionalità da parte degli esercenti per tutelare i consumatori in ogni momento. Non possiamo permettere che le incertezze sulla scelta di riaprire o meno favoriscano la dispersione di quanto raggiunto grazie alla puntuale regolamentazione di tali attività, impedendone il progresso professionale e tecnologico con la restituzioni di grandi porzioni di offerta alla criminalità".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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