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Francia: proteste in tutto il Paese dopo il via libera alla legge sulle pensioni

- di: Redazione
 
Francia: proteste in tutto il Paese dopo il via libera alla legge sulle pensioni
La bocciatura delle due mozioni di sfiducia nei confronti del governo di Elisabeth Borne, e quindi il via libera alla contestata legge di riforma delle pensioni, ha scatenato, in tutto la Francia, una ondata di manifestazioni di protesta sfociate anche in atti di violenza, che hanno provocato la dura reazione della polizia. All'annuncio del 'no' alle mozioni di sfiducia, sono scoppiate manifestazioni in molte città, tra cui Lione, Nantes, Rennes e Strasburgo.

Francia: proteste in tutto il Paese dopo il via libera alla legge sulle pensioni

Particolarmente violente le proteste a Parigi dove, secondo quanto reso noto dalle autorità preposte all'ordine pubblico, sono state arrestate 234 persone (per un totale di 287 in tutto il Paese). La risposta muscolare delle forze dell'ordine è stata contestata dal sindacato della magistratura,. In una nota, il sindacato denuncia un ''abuso del fermo di polizia'' e ''gli eccessi del mantenimento dell'ordine, che distoglie la magistratura per metterla tutta al suo servizio''.

Sul versante squisitamente politico, per oggi sono previsti incontri tra il presidente della repubblica, Emmanuel Macron, il primo ministro, Elisabeth Borne e i vertici della maggioranza parlamentare. Previsti anche incontro con Yaël Braun-Pivet e Gérard Larcher, rispettivamente presidenti di Assemblea e Senato. Ma tutta l'attenzione si appunta sull'intervista in diretta che Macron, domani, rilascerà a TF1 e France 2.

Le proteste investono anche il cruciale settore della raffinazione. "In questo momento non esce più alcun prodotto" da tutte le raffinerie in Francia, sia dalle sei convenzionali che dalla bioraffineria La Mède, afferma Eric Sellini, rappresentante nazionale della CGT Chimie . La metà delle stazioni di servizio delle Bouches-du-Rhône è sprovvista di un tipo di carburante e il 37% è a secco. Ciò ha portato il governo a requisire il personale di Fos-sur-Mer e a chiedere l'evacuazione del deposito petrolifero di Donges, nella Loira Atlantica.
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