Francia: riforma pensioni, mentre prosegue l'iter parlamentare la protesta blocca i porti

- di: Redazione
 
Continuano anche oggi le proteste, in Francia, contro la legge di riforma delle pensioni, che innanzitutto prevede l'innalzamento dell'età pensionabile da 62 (a soglia odierna) a 64 anni.
Oggi le attività nei porti di Nantes - Saint-Nazaire, di Brest e di Le Havre sono state fermate. E' la conseguenza della giornata dei "porti morti" , lanciata dalla Confederazione generale del lavoro (CGT) per contrastare il progetto di riforma delle pensioni.

Francia: riforma pensioni, mentre prosegue l'iter parlamentare la protesta blocca i porti

Gli scioperanti hanno cominciato a erigere barricate ieri sera per bloccare il deposito di carburante SFDM a Donges, su una parte del porto, e questo blocco era ancora in corso questa mattina. Le autocisterne, che non potevano accedere a questo deposito, che appartiene allo Stato, erano parcheggiate a lato dell'impianto. L'accesso al deposito petrolifero questa mattina era bloccato da due barriere date alle fiamme.

L'obiettivo è "mantenere la pressione sul governo e sull'Assemblea nazionale" , ha spiegato ieri sera, all'AFP, Fabien Privé Saint-Lanne, delegato della CGT alla raffineria TotalEnergies di Donges, dove lo sciopero deve continuare fino al prossima assemblea generale, che dovrebbe tenersi domani. A Brest sono stati mobilitati una cinquantina di scioperanti, portuali e portuali. Tre container hanno bloccato l'accesso al porto.
A Le Havre, l'accesso è stato bloccato per 6 ore da camion, gru, pneumatici e pallet incendiati, secondo la federazione dei porti e delle banchine CGT. Non una sola petroliera, nessuna nave portacontainer entra o esce, idem per i traghetti e le navi da crociera.
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