Giappone: cala l'export, soprattutto verso i Paesi asiatici

- di: Redazione
 
Le esportazioni del Giappone in agosto hanno registrato un calo dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Soprattutto, secondo i dati ufficiali, c'è stata una sensibile contrazione dell'export verso la Cina, così come verso il resto dell'Asia. Il Ministero delle Finanze ha, poi, reso noto oggi che le importazioni sono diminuite di quasi il 18%. Con la conseguenza della determinazione di un deficit commerciale di 930,5 miliardi di yen (6,3 miliardi di dollari) ad agosto, per il secondo mese consecutivo in rosso.

Giappone: cala l'export, soprattutto verso i Paesi asiatici

Le elaborazioni del Ministero certificano che le esportazioni verso i mercati asiatici sono diminuite dell'8,8%, mentre le importazioni sono diminuite di circa il 13%.
Questi numeri sono in gran parte determinati dal forte calo (l’11% del valore) delle spedizioni verso la Cina, la cui economia ha subito un rallentamento negli ultimi mesi a causa della mancata forte ripresa dopo le dure misure adottate durante la pandemia di Covid-19.

In aumento, di contro, le esportazioni giapponesi verso gli Stati Uniti (+5,1%, aiutate dalla robusta domanda di veicoli) e verso l’Unione Europea (+12,7%). Guardando alla ''composizione'' per prodotto dell'export si rileva che le esportazioni totali di automobili sono aumentate del 40,9% su base annua; quelle di semiconduttori dell'8,1%.

In netta contrazione, invece, le esportazioni di prodotti chimici (-11,7%) e di macchinari (-9,6%).
Al quadro generale potrebbe contribuire anche la decisione della Cina, ufficializzata il 24 agosto, di sospendere le importazioni di prodotti ittici dal Giappone dopo che l’acqua radioattiva trattata ha iniziato a essere rilasciata nel Pacifico dalla centrale nucleare di Fukushima.
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