Lotta agli account fake: Instagram chiederà la carta d'identità

 
Instagram si lancia ancora una volta nella sua lotta contro account fake e bot, alzando di un ulteriore livello l'attenzione nei confronti dei profili creati per vari motivi che vanno a deviare il feed dei social network oppure hanno fini più delicati, come diffondere notizie false o alimentare la popolarità di utenti che pagano proprio per questo.

È questo uno dei motivi per cui la piattaforma nata per condividere foto ha scelto di introdurre una nuova forma di garanzia: l'applicazione terrà d'occhio i profili e quelli che saranno ritenuti sospetti tramite un algoritmo che ne monitora le attività, sarà chiesto di fornire un documento ufficiale.

Non è ancora chiaro quali siano queste attività che porteranno un account a essere messo sotto la lente d'ingrandimento ma se non ci sarà una risposta con l'invio del documento valido entro un tot di giorni, il profilo potrebbe subire forti limitazioni (come un limite di post, cosa che andrebbe a bloccare totalmente la finalità dell'esistenza stessa di un account fake).

Questa decisione mira più che altro a porre fine al tremendo fenomeno delle notizie false e delle teorie del complotto che sta intossicando i social network da tempo avendo ripercussioni nella società in maniera sempre più netta, con alle porte un evento come le elezioni statunitensi che sono un perfetto esempio. Eppure non sarà un passaggio facile: stando a quanto raccolto da Business Insider, questa mossa potrebbe creare problemi seri di privacy a profili che svolgono operazioni di attivismo politico e che fanno dell'anonimato un cardine della loro attività.

I documenti accettati saranno di ogni tipo (patente, passaporto, carta d'identità, visti, codice fiscale) e la decisione è stata spiegata sul blog ufficiale di Instagram: "Vogliamo che i contenuti sulla piattaforma vengano postati da persone reali e non da profili che vogliono ingannarvi, chiederemo quindi di confermare alle persone che gestiscono un account la loro identità. Solo così potremo capire chi vuole dire il falso e riusciremo a proteggere la community".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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