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Istat: export-import con Paesi extra Ue, in 10 mesi boom dell’attivo

- di: Redazione
 
Istat: export-import con Paesi extra Ue, in 10 mesi boom dell’attivo
Energia e beni strumentali mandano in rosso (-1,1%) a ottobre 2024 – rispetto allo stesso mese 2023 - l’export italiano verso i Paesi extra UE, mentre scende in misura maggiore l’import (-4,1%), con la conseguenza che a ottobre 2024 il saldo commerciale export-import (5,709 miliardi di euro) è superiore a quello di ottobre 2023 (+5.089 miliardi).

Se si allarga lo sguardo ai primi dieci mesi del 2024, l’attivo commerciale dell’Italia con i Paesi stranieri vola, passando dai 31,4 miliardi di euro del 2023 ai 51,1 miliardi del 2024.

Tornando a ottobre 2024, la flessione dell1.1% dell’export extra UE su base annua è dovuta a minori vendite di energia (-57,4%) e beni strumentali (-10,5%); crescono, invece, le esportazioni di beni di consumo durevoli (+37,7%), beni intermedi (+4,9%) e beni di consumo non durevoli (+4,5%). L’import come detto registra una flessione tendenziale del 4,1%, quasi interamente spiegata dalla contrazione degli acquisti di energia (-24,3%).

Sempre a ottobre 2024 ci sono rilevanti arretramenti su base annua delle esportazioni verso paesi Opec (-16,9%) e Stati Uniti (-11,8%). Crescono le vendite verso Turchia (+33,0%), paesi Asean (+15,0%), paesi Mercosur (+12,2%) e Regno Unito (+8,7%).

Le importazioni dai paesi Opec (-33,9%) registrano un’ampia contrazione tendenziale; diminuiscono anche gli acquisti da Regno Unito (-4,4%), Stati Uniti (-3,2%) e Cina (-2,1%). Per contro, aumentano le importazioni dagli altri principali paesi partner extra UE, con gli incrementi tendenziali più ampi per paesi Mercosur (+21,9%) e India (+11,2%).

“La riduzione congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue - commenta l’Istat - spiegata principalmente dalla contrazione delle vendite di beni strumentali, è condizionata da operazioni di elevato impatto (cantieristica navale) registrate a settembre 2024; al netto di queste, si stima una riduzione più contenuta, pari a -1,6%. Su base annua, la flessione dell’export è dovuta alle minori esportazioni di beni strumentali ed energia. L’import aumenta su base mensile per effetto soprattutto dei maggiori acquisti di energia e beni strumentali; la sua flessione tendenziale è quasi totalmente spiegata dai minori acquisti di energia. Nei primi dieci mesi del 2024, la dinamica dell’export verso i paesi extra Ue è moderatamente positiva (+0,8%). Nello stesso periodo, l’avanzo commerciale con i paesi extra Ue raggiunge i 51,1 miliardi di euro (era +31,4 miliardi nei primi dieci mesi 2023”.
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