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Jonix chiude l'esercizio 2022 con ricavi gestionali a 4,41 milioni di euro

- di: Daniele Minuti
 
Jonix chiude l'esercizio 2022 con ricavi gestionali a 4,41 milioni di euro
Jonix si lascia alle spalle l'esercizio 2022: la PMI Innovativa e Società Benefit quotata su Euronext Growth Milan ha infatti comunicato che i Ricavi Gestionali dello scorso anno, non sottoposti a revisione contabile, ammontano a 4,41 milioni di euro (in calo rispetto ai 6,83 milioni di euro del 2021).

Jonix chiude l'esercizio 2022 con ricavi gestionali a 4,41 milioni di euro

Il comunicato rilasciato specifica come ricavi realizzati all’estero sono pari a 2,54 milioni di euro (quota del 58% del totale), rispetto a 4,08 milioni di euro nel 2021 (60% del totale). L’Italia evidenzia invece ricavi pari a 1,87 milioni di euro (quota 42% del totale), rispetto a 2,75 milioni di euro nel 2021 (37% del totale).

Per quanto riguarda le linee di business, i ricavi delle Air Tech Solutions si attestano a 3,48 milioni di euro (contro i 5,90 milioni di euro nel 2021), mentre quelli delle Advanced Tech Solutions arrivano a 0,24 milioni di euro (0,56 milioni di euro nel 2021). Dal punto di vista settoriale invece, il Residenziale registra ricavi pari a 1,34 milioni di euro (2,53 milioni di euro nel 2021), mentre il Commerciale registra ricavi pari a 2,39 milioni di euro (4,30 milioni di euro nel 2021). Si segnala che nel totale dei ricavi 2022 si registra un’importante componente di 0,67 milioni di euro delle Spareparts relativa all’installato.

Antonio Cecchi, Presidente e Amministratore Delegato di Jonix (nella foto), ha commentato: "Chiudiamo il 2022 con ricavi pari a 4,41 milioni di euro, superiori rispetto alle stime di chiusura comunicate il 28 settembre scorso, e che beneficiano anche del completamento di alcuni ordini in portafoglio resi possibili da una intensa attività di produzione negli ultimi mesi. Siamo soddisfatti di questo risultato, conseguito in un esercizio particolarmente complesso, caratterizzato da una riduzione della domanda retail e dalla crisi energetica conseguente al conflitto Russia-Ucraina che ha impattato sulla capacità di investimento del mondo corporate. Stiamo proseguendo nell’attività di sensibilizzazione ed education sia a livello nazionale che regionale finalizzata all’adozione di interventi legislativi e regolamentari legati alla qualità dell’aria indoor".
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