Il Sud Italia sta vivendo un momento di ripresa occupazionale, nonostante le storiche difficoltà strutturali che ne hanno limitato lo sviluppo economico. Lo conferma un'analisi di Openjobmetis, una delle principali Agenzie per il Lavoro in Italia, che da oltre vent’anni si occupa della formazione di nuovi lavoratori.
Lavoro al Sud: segnali di ripresa, ma mancano meccanici, elettricisti e magazzinieri
Secondo il rapporto, il mercato del lavoro meridionale è caratterizzato da una forte domanda di professioni tecniche e operative, con particolare attenzione ai settori della produzione, installazione, manutenzione e riparazione, che insieme rappresentano il 41% delle offerte di lavoro disponibili. Tuttavia, il problema principale resta la difficoltà nel reperire figure professionali qualificate come meccanici, elettricisti e magazzinieri.
I settori trainanti nelle regioni del Sud
L'analisi di Openjobmetis evidenzia come ogni regione del Mezzogiorno si caratterizzi per un particolare comparto produttivo in espansione:
Calabria: il turismo si conferma il settore trainante, ma è alla disperata ricerca di addetti qualificati.
Sicilia: si registra una forte domanda nel settore Installazione/Manutenzione/Riparazione, con 18 posizioni aperte su un totale di 61.
Campania: prevalgono le richieste in Produzione e Installazione/Manutenzione/Riparazione, seguite da opportunità nel settore ingegneristico.
Sardegna: le richieste si concentrano nei comparti Installazione/Manutenzione/Riparazione e vendite.Abruzzo: è la regione con il maggior numero di posizioni aperte (148), con una netta prevalenza nel settore Produzione e Manutenzione. Presenti anche 12 posizioni nel settore logistico e 10 in amministrazione/contabilità.Puglia: conta 74 posizioni vacanti, con l’edilizia a fare da traino, seguita da produzione e manutenzione.
A livello provinciale, le aree con il maggior numero di posizioni aperte sono Teramo (49), Chieti (42), Napoli (33) e Pescara (31).
Un mercato del lavoro più dinamico rispetto al Nord
A confermare la vivacità del mercato del lavoro meridionale è anche il rapporto annuale Inapp (Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche). Nel 2024, il numero di occupati è aumentato di 1,043 milioni di persone rispetto a dicembre 2019, ovvero al periodo pre-Covid. Un dato sorprendente è che l’incremento dell’occupazione nel Sud Italia (+4,2%) ha superato quello del Nord (+1,8%), segnalando una crescita più sostenuta nelle regioni meridionali.
La sfida della formazione e del reperimento del personale
Nonostante i segnali di ripresa, resta aperta la questione della carenza di manodopera qualificata. Le imprese del Sud faticano a trovare meccanici, elettricisti e magazzinieri, figure essenziali per il funzionamento del tessuto produttivo locale. La mancanza di formazione adeguata e l’emigrazione dei giovani verso il Nord o l’estero contribuiscono a questa difficoltà di reperimento.
Openjobmetis sottolinea l'importanza di investire nella formazione professionale e nelle politiche attive del lavoro, per colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro e consolidare la ripresa economica del Mezzogiorno.
L’occupazione al Sud è in ripresa, ma per mantenere questo trend positivo sarà fondamentale puntare su percorsi formativi mirati e sulla valorizzazione delle competenze tecniche e operative.