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Mara Venier: “Domenica In è la mia seconda casa”

- di: Redazione
 
Mara Venier: “Domenica In è la mia seconda casa”

Una conversazione con Mara Venier che ripercorre trent’anni di televisione, dagli esordi alla guida di Domenica In, il rapporto con gli spettatori che l’hanno accompagnata nel tempo e la costruzione della complicità attraverso schermo e parole. La conduttrice ricorda la prima grande stagione del ’93-’94, le persone che l’hanno affiancata, lo sguardo costante sul cambiamento del Paese e quel periodo difficile in cui è rimasta in onda durante la pandemia, vivendo l’esperienza più intensa della sua carriera. Al centro, la televisione come casa, come luogo in cui tornare ogni domenica per ritrovare un pubblico che l’ha scelta e accompagnata per quasi tre decenni.

Mara Venier: “Domenica In è la mia seconda casa”

Signora Venier, lei ha attraversato decenni di televisione cambiando insieme al Paese. C’è un momento in cui ha capito che il pubblico l’aveva davvero adottata?
Sono ormai tre decenni, trent’anni esatti dall’inizio di questa avventura. Ricordo bene quei primi mesi: era l’edizione ’93-’94 di Domenica In. All’inizio il programma faticava un po’, poi - dopo qualche puntata - è scoppiato un affetto che non dimenticherò mai. Non era solo merito mio, c’erano Monica Vitti, Luca Giurato, don Mazzi… un gruppo straordinario. Ho capito in fretta che il pubblico si era affezionato a noi, alla nostra squadra, a quel modo di fare televisione. Io stessa mi stupisco ancora oggi di essere qui dopo così tanto tempo: diciassette edizioni, diciassette anni di vita. E tutto questo lo devo a chi mi segue, al loro bene che sento ancora fortissimo.

Come si costruisce, puntata dopo puntata, quella complicità con chi è dall’altra parte dello schermo?
Domenica In per molti è la seconda casa degli italiani, ma per me è proprio casa mia. Diciassette edizioni significano rinunce, lavoro, emozioni: non sono praticamente mai uscita un sabato sera, perché sapevo che la domenica avrei dovuto essere lì, presente. La complicità nasce così, lentamente: ascoltando l’evoluzione del pubblico, cercando di capire ciò che cambia, dando leggerezza dove serve, sorriso quando ce n’è bisogno. Io mi affido alla passione e all’amore per chi mi guarda. Anche nei momenti più duri - come durante la pandemia - non ho mai saltato una puntata. Perfino quando sono andata in studio da sola, con un solo cameraman, ero consapevole che le persone dall’altra parte desideravano una voce familiare, una presenza che rassicurasse. Eravamo tutti impauriti, smarriti. Eppure, paradossalmente, quei tre mesi sono tra i più belli della mia carriera: mi sono sentita vicinissima al pubblico, come se fossimo uniti nella stessa stanza. Nel mio cuore resterà sempre quel grazie che non smetto di rivolgere agli italiani che mi hanno tenuta con loro.

MARA VENIER, CONDUTTRICE TELEVISIVA E ATTRICE

Mara Venier esordisce nel cinema nel 1973 con Diario di un italiano di Sergio Capogna, per poi dedicarsi alla televisione. Dopo le prime esperienze come conduttrice in programmi musicali e d’intrattenimento, nel 1993 approda a Domenica In, che diventa il suo principale successo e la consacra come uno dei volti più amati della Rai. Alterna incarichi su Rai e Mediaset, conducendo format di grande popolarità e partecipando come opinionista e giudice a celebri trasmissioni. Nel corso della carriera riceve numerosi riconoscimenti, tra cui il “Leone d’Oro alla Carriera” e il “Premio AIRC per l’impegno sociale”.

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