FOTO: Il veicolo BOXi e Matteo Del Fante, amministratore delegato Poste Italiane
L’Azienda si sta muovendo per anticipare il futuro della logistica. Digitalizzazione, attenzione all’ambiente e nuove possibilità per il trasporto sostenibile
Pacchi, pacchetti, scatole e scatoloni: possono contenere regali rivolti ai propri cari o delle coccole per se stessi, pensieri per i colleghi di lavoro o strumenti utili a svolgere mansioni quotidiane. Ormai siamo tutti abituati a ricevere un pacco, e né il momento dell’ordine né l’attesa del suo arrivo rappresentano più una novità. Ma siamo davvero consapevoli dell’impatto ambientale che il nostro “click” comporta? Quali sono le scelte più etiche, quali i comportamenti corretti? Come può un processo di consegna che coinvolge sempre più persone ambire al green? Poste Italiane si è fatta queste domande e ne ha tratto risposte che l’hanno resa protagonista della transizione ecologica in Italia. L’Azienda, fortemente impegnata nell’innovazione tecnologica nel recapito, punta su un modello di consegna “verde” e sull’uso di veicoli a ridotto impatto ambientale. La sua flotta è composta da quasi 29 mila mezzi a basse emissioni, di cui circa 6.200 completamente green e 8.800 ibridi.
Cargo e-bike, droni e BOXi: il trasporto che sa di innovazione
Tra gli esempi principali del grande impegno del Gruppo c’è la cargo e-bike, una soluzione innovativa e sostenibile per il recapito urbano. Cinque esemplari sono stati progettati e realizzati in ambito MOST (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile), e le loro caratteristiche sono subito saltate all’occhio: capacità di carico superiore rispetto alle biciclette tradizionali grazie a un vano modulare che può contenere fino a 100 chili, tre ruote a garantire una maggiore stabilità anche in aree con traffico intenso o pavimentazioni irregolari, velocità massima di 25 chilometri orari (come previsto dalla normativa per i veicoli leggeri a pedalata assistita). Le cargo e-bike sono inoltre dotate di sensoristica per rilevare ostacoli, favorire la guida sicura e nel contempo rilevare dati utili per il monitoraggio ambientale. Questi veicoli sono già operativi nei centri di distribuzione pugliesi di Triggiano e Barletta, ma a breve il loro uso verrà esteso ad altre località.
Dalla terra all’aria, qualsiasi opzione viene vagliata da Poste Italiane. Non a caso un’altra iniziativa rilevante in ambito MOST è rappresentata dai droni cargo a medio raggio, utilizzati nel progetto pilota tra Bagnoli e Procida. Per cinque mesi nel 2024 il Gruppo ha realizzato il primo servizio continuativo di trasporto postale con droni, effettuando fino a sei voli giornalieri di andata e ritorno, per un totale di circa 2.900 chilometri percorsi e sessioni di volo con carichi superiori a 30 chili. I risultati hanno evidenziato una riduzione nei tempi di consegna del 50% rispetto al trasporto via mare, offrendo al contempo maggiore autonomia nella pianificazione logistica. In parallelo, l’Azienda ha partecipato allo studio per la creazione dello U-space, uno spazio aereo regolamentato dedicato proprio alle operazioni con droni.

Automazione e autonomia che tornano su strada con BOXi, un veicolo capace di operare in ambienti urbani complessi mantenendo un’alta qualità nel rapporto tra operatore e veicolo. Alimentato elettricamente e composto da quattro ruote motrici e sterzanti, BOXi tocca la velocità massima di 25 chilometri orari e vanta un’autonomia di 60 chilometri. Il vano di carico può contare su un payload massimo di 500 chili, e include un sistema integrato di locker con ben 11 vani. Il veicolo è inoltre equipaggiato con telecamere stereo per la ricostruzione tridimensionale dell’ambiente, sensori a impulsi laser per generare mappe 3D dettagliate, radar a 360 gradi e un sistema di localizzazione in grado di garantire il funzionamento anche in ambienti privi di segnale GPS. Attualmente BOXi è in fase di test presso il Modena Innovation Hub.
Una logistica sostenibile, capillare e intelligente
Come i mezzi, anche l’organizzazione del recapito si basa su alti standard qualitativi e sulla costante voglia di migliorarsi nel rispetto dell’ambiente: sul fronte della logistica sostenibile è stato sviluppato da Poste Italiane un simulatore digitale in grado di riprodurre fedelmente il comportamento della rete pacchi. Strumento prezioso per valutare variabili operative come la chiusura dei nodi o la variazione dei volumi giornalieri, e anticipando eventuali colli di bottiglia. A supporto della misurazione ambientale è stato creato il Green Index, una piattaforma in grado di calcolare la carbon footprint di ogni singolo pacco secondo lo standard internazionale GLEC (Global Logistics Emissions Council), contribuendo alla trasparenza lungo tutta la filiera.
Un ruolo fondamentale nella riduzione dell’impatto ambientale è svolto dal modello di consegna Green Delivery, che mette a disposizione dei cittadini una rete logistica di prossimità in grado di ridurre significativamente le emissioni legate alla consegna dei pacchi. Oltre 19.000 punti di ritiro PuntoPoste - tra cui tabaccherie, edicole, negozi Kipoint, bar convenzionati, Carrefour, stazioni di servizio API e locker - e quasi 13.000 uffici postali presenti su tutto il territorio nazionale hanno già permesso di eliminare circa 14 milioni di spostamenti, evitando l’immissione in atmosfera di 239 tonnellate di CO2 e 852 chilogrammi di contaminanti atmosferici.
A rafforzare ulteriormente il controllo operativo sui propri mezzi è Postego Spa, attraverso la quale Poste Italiane gestisce direttamente l’intera flotta aziendale, puntando su efficienza, personalizzazione dei mezzi e integrazione di nuove tecnologie. Anche il trasporto su velivoli viene coinvolto nella strategia green del Gruppo: la flotta di Poste Air Cargo utilizza carburanti sostenibili per ridurre l’impatto ambientale, garantendo al contempo un servizio efficiente, puntuale e sostenibile.