La Maturità 2025 ha raggiunto ieri il suo secondo snodo cruciale con la prova scritta specifica per indirizzo, una delle tappe più temute e allo stesso tempo più identitarie dell’intero esame. Oltre mezzo milione di studenti si sono seduti sui banchi delle scuole superiori in tutta Italia per affrontare quesiti pensati per mettere alla prova competenze acquisite in cinque anni di studio. Tra i testi proposti spiccano nomi e tematiche che rievocano l’eterna tensione tra la cultura classica e le sfide del presente.
Maturità 2025, tra Cicerone e l'intelligenza artificiale: oltre 500mila studenti alla prova della conoscenza
Al Liceo Classico è tornato protagonista Cicerone, mentre allo Scientifico si è chiesto agli studenti di analizzare una funzione matematica arricchita da una citazione di Cartesio. Per gli indirizzi tecnici, invece, la novità assoluta: un tema centrato sull’intelligenza artificiale e sulle sue implicazioni etiche, sociali e lavorative.
Cicerone e Cartesio: la solidità del pensiero critico
L'autore latino scelto per il Classico è stato Marco Tullio Cicerone, uno dei grandi maestri dell’eloquenza e della filosofia romana. Il brano, tratto da un discorso politico, ha richiesto non solo una traduzione precisa, ma anche un’analisi storica e retorica in grado di valutare la capacità degli studenti di riconoscere il contesto in cui l’oratore operava e i valori civici che promuoveva. Allo Scientifico, la traccia ha invece proposto lo studio di una funzione complessa, ma accompagnata da una riflessione filosofica sul rapporto tra ragione e realtà ispirata al pensiero di Cartesio. Un modo per unire rigore logico e profondità concettuale, ribadendo che la scienza non può prescindere da un’etica del sapere.
Intelligenza artificiale e creatività all’Artistico e nei Tecnici
Nei licei artistici e negli istituti tecnici informatici, la seconda prova ha coinvolto temi contemporanei di grande attualità: i cambiamenti portati dall’intelligenza artificiale, la trasformazione del lavoro e le nuove forme di creatività digitale. Agli studenti è stato chiesto di ragionare sul ruolo dell’IA nei processi produttivi e artistici, tra opportunità e rischi. In alcuni casi si è trattato di analisi di testi, in altri di realizzazioni multimediali in risposta a domande aperte. La prova ha così messo in evidenza la capacità di adattamento della scuola italiana, che pur tra molte difficoltà cerca di dialogare con il mondo in cambiamento.
Oltre l’esame, la sfida educativa del futuro
La seconda prova della Maturità 2025 sembra dunque aver rispettato un equilibrio non scontato: valorizzare la tradizione scolastica italiana e, allo stesso tempo, aprire una finestra sul presente e sul futuro. È un equilibrio che interpella non solo gli studenti, ma l’intero sistema educativo. La capacità di formare cittadini consapevoli passa per una scuola che non rinuncia all’analisi del passato, ma che sa interpretare le trasformazioni sociali e tecnologiche in atto. In questo senso, la scelta dei temi appare particolarmente significativa: non si tratta solo di testare nozioni, ma di stimolare il pensiero critico.
Ora gli orali, la terza prova solo per alcuni indirizzi
Dopo il tema di italiano e la seconda prova, il calendario della Maturità prosegue con gli esami orali, che inizieranno da lunedì prossimo. Gli studenti dovranno affrontare un colloquio multidisciplinare che prevede anche la discussione dell’esperienza di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) e un momento dedicato all’educazione civica. In alcuni indirizzi scolastici è prevista anche una terza prova scritta, modulata secondo le specificità del percorso. L’intero impianto dell’esame, riformulato negli ultimi anni, cerca di restituire una valutazione il più possibile integrata del profilo dello studente, puntando sull’interconnessione tra discipline, competenze trasversali e attitudini personali.