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Meloni rafforza l’asse con Erdogan: “Obiettivo 40 miliardi di dollari di scambi con la Turchia”

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Meloni rafforza l’asse con Erdogan: “Obiettivo 40 miliardi di dollari di scambi con la Turchia”

Giorgia Meloni ha incontrato a Roma il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un vertice bilaterale che ha messo in luce il rinnovato interesse dell’Italia per il ruolo della Turchia come attore chiave nello scacchiere mediterraneo e partner strategico per l’Europa. “Vogliamo rafforzare la collaborazione con Ankara in tutti i campi – ha detto Meloni – dall’economia alla sicurezza, dai migranti alla difesa comune delle nostre sponde meridionali”. Un dialogo franco e diretto, che si è chiuso con l’invito ufficiale di Erdogan sia a Meloni sia al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per una visita congiunta in Turchia nei prossimi mesi.

Meloni rafforza l’asse con Erdogan: “Obiettivo 40 miliardi di dollari di scambi con la Turchia”

L’incontro si è svolto in un clima definito da entrambi i leader “cordiale e pragmatico”, con la chiara intenzione di superare le distanze ideologiche e puntare su interessi comuni: sicurezza regionale, flussi migratori controllati e intensificazione dei rapporti commerciali bilaterali.

Obiettivo interscambio: puntare ai 40 miliardi di dollari

Uno dei punti centrali del vertice è stato lo sviluppo delle relazioni economiche. L’obiettivo dichiarato è quello di raggiungere entro il 2026 un volume di scambi commerciali pari a 40 miliardi di dollari, rispetto ai circa 26 attuali. Un traguardo ambizioso che, nelle parole di Meloni, si può raggiungere grazie a investimenti incrociati nei settori dell’energia, della logistica e dell’industria manifatturiera. “Italia e Turchia possono costruire insieme una rete economica nel Mediterraneo – ha detto la premier – più forte e autonoma dai ricatti geopolitici”.

Erdogan ha confermato l’interesse della Turchia a rafforzare la cooperazione con Roma anche nei settori dell’agroalimentare e della difesa, proponendo nuovi canali di dialogo tra le rispettive imprese. Al tavolo erano presenti anche rappresentanti di Confindustria e del ministero del Commercio turco, a testimonianza del carattere operativo dell’incontro.

Migranti e controllo delle rotte: una sfida condivisa

Ma il nodo più delicato affrontato nel colloquio è stato quello dell’immigrazione. La premier ha ringraziato Erdogan per l’impegno della Turchia nel contenere i flussi migratori verso l’Europa, sottolineando l’importanza di “un approccio condiviso e multilivello” per contrastare le reti di traffico di esseri umani e prevenire le partenze irregolari. La Turchia, che ospita milioni di rifugiati siriani, è da anni un attore centrale nelle politiche migratorie dell’Unione Europea, e l’Italia intende giocare un ruolo da ponte tra Bruxelles e Ankara.

Secondo fonti diplomatiche, è stato discusso anche un piano congiunto per rafforzare il pattugliamento delle rotte orientali del Mediterraneo e un possibile accordo trilaterale con la Libia per la gestione dei centri di accoglienza. “Serve una strategia euro-mediterranea per la mobilità legale e la sicurezza dei confini”, ha dichiarato Meloni durante la conferenza stampa finale.

Dialogo su Ucraina e Medio Oriente: Turchia attore chiave

Ampio spazio è stato dedicato anche alla crisi ucraina e alla posizione turca come interlocutore privilegiato per una mediazione tra Mosca e Kiev. Meloni ha riconosciuto il ruolo della diplomazia turca nei precedenti tentativi di tregua e ha espresso l’auspicio che Ankara possa continuare a svolgere un ruolo attivo nei prossimi mesi. Erdogan ha ribadito la disponibilità della Turchia a favorire ogni sforzo verso la pace, sottolineando come “da Ankara può partire qualsiasi iniziativa utile alla stabilità europea”.

I due leader hanno anche affrontato il tema della situazione in Medio Oriente, con un focus particolare sul conflitto israelo-palestinese. L’Italia ha ribadito la necessità di una soluzione negoziata a due Stati e ha apprezzato l’impegno della Turchia nel mantenere aperti i canali diplomatici con tutte le parti.

Una nuova fase nei rapporti tra Roma e Ankara

L'incontro apre dunque una nuova fase nei rapporti tra Italia e Turchia, che negli anni scorsi avevano conosciuto momenti di tensione. Dopo il gelo seguito alle dichiarazioni di Draghi su Erdogan “dittatore”, il dialogo è ripreso con pragmatismo, complice anche la nuova centralità della Turchia nei dossier energetici e strategici per l’Europa.

L’invito rivolto a Mattarella per una visita ufficiale è stato letto come un gesto di apertura senza precedenti, che punta a consolidare un’intesa istituzionale oltre che politica. Secondo fonti del Quirinale, il presidente si è detto disponibile a valutare la proposta “con il rispetto dovuto al popolo turco e nel quadro delle relazioni euro-mediterranee”.

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