Mercati ancora aperti: quadro provvisorio. Tokyo oltre 51.000 con i chip in spolvero, Cina positiva, Hong Kong prudente, Mumbai lievemente in rialzo. Petrolio stabile, gas TTF laterale, oro vicino a 4.000 $. Futures europei misti in vista dell’apertura.
Intonazione mista in Asia
La seduta asiatica si muove in territorio prevalentemente positivo mentre gli investitori attendono la decisione della Fed e cavalcano la narrativa AI. Il Nikkei 225 supera per la prima volta i 51.000 punti in intraday, spinto dal comparto semiconduttori. Shanghai procede in lieve rialzo, mentre Hong Kong resta più cauta. Mumbai (Sensex) avanza di poco, con attenzione al fronte regolatorio domestico.
Valute: dollaro tonico, yen a 152; aussie più forte
Il dollaro risale dai minimi di settimana scorsa; il Dollar Index si muove in area 98-99. USD/JPY oscilla attorno a 152, livello sensibile per le autorità di Tokyo. Il dollaro australiano si rafforza dopo un CPI più sostenuto, riducendo le scommesse di tagli RBA a breve.
Materie prime: petrolio, gas e oro
Il Brent resta attorno a 64 $/barile, il WTI vicino a 60 $, con il mercato che valuta l’efficacia delle sanzioni USA sul petrolio russo e le prossime mosse dell’OPEC+. Il gas TTF europeo gravita attorno a 31,5 €/MWh, segnalando un quadro sostanzialmente laterale. L’oro oscilla poco sotto 4.000 $/oncia, in attesa della Fed.
Futures Europa: indicazioni miste
I future indicano un avvio misto per le Borse europee: il DAX future appare leggermente negativo, Euro Stoxx 50 poco mosso, FTSE 100 sui livelli della vigilia. L’orientamento dipenderà dagli ultimi segnali macro USA e dalla retorica post-meeting della Fed.
Il segnale politico: dazi e fentanyl sul tavolo Trump-Xi
Alla vigilia del faccia a faccia in Corea del Sud, Donald Trump ha lasciato intendere una distensione sul capitolo dazi legati al fentanyl: “Penso che li ridurrò perché credo che ci aiuteranno con il problema del fentanyl… La Cina collaborerà con le forze dell’ordine statunitensi”, ha detto ai giornalisti a bordo di Air Force One. Un segnale che, se confermato, può sostenere il sentiment su tech e export asiatico.