Le speranze sul conflitto Russia-Ucraina portano ottimismo sui mercati dell'energia

Nonostante l'incontro in Alaska fra Putin e Trump non abbia portato risultati immediati, il meeting fra il Presidente degli Stati Uniti e quello ucraino Zelensky (alla presenza dei leader europei che appartengono alla schiera dei "volenterosi") mantiene viva la speranza di una prossima fine del conflitto fra Russia e Ucraina. Pace su cui il mercato dell'energia sta scommettendo con forza.

Le speranze sul conflitto Russia-Ucraina portano ottimismo sui mercati dell'energia

L'ottimismo è evidenziato dal moderato rialzo del petrolio, col Brent che sale a 65,95 dollari al barile (in vantaggio dello 0,14%), e il WTI statunitense cresciuto a 62,15 dollari al barile (0,27%).

Passando al gas naturale, i dati vengono influenzati dal possibile ripristino delle forniture russe, dopo l'abbattimento delle sanzioni: il valore sulla Ttf di Amsterdam si attesta a 31,06 euro al MWh, in calo dell'1% sulla sessione precedente e col numero più basso dall'aprile dello scorso anno, mentre il prezzo del Natural Gas al Nymex di New York scende del 3,16%, a 2,821 dollari. 

Gli stoccaggi europei si attestano in media al 73% a 829,11 TWh, con l'Italia che tocca quota 84,52% a 171,16 TWh, confermandosi primo Paese per livello di scorte.