Natale, niente festa per 3 milioni di poveri. Coldiretti: "Emergenza sociale"

- di: Barbara Bizzarri
 
Coldiretti segnala la situazione allarmante emersa dai dati desunti dal rapporto 2022 del Fead, Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti, in occasione dell’apertura del più grande mercato a km zero al Villaggio contadino di Palermo: niente festa a tavola e cenoni per quasi tre milioni di italiani che, per Natale, sono costretti a chiedere aiuto per mangiare, facendo ricorso alle mense per i poveri o ai pacchi alimentari. L’Italia, sottolinea Coldiretti, sta vivendo un’emergenza sociale senza precedenti dall’ultimo dopoguerra con il numero dei bambini sotto i 15 anni bisognosi di assistenza per mangiare che ha superato quota 600mila, praticamente un quinto del totale degli assistiti, ai quali vanno aggiunti 337 mila anziani sopra i 65 anni, e 687mila migranti stranieri.

Natale, niente festa per 3 milioni di poveri. Coldiretti: "Emergenza sociale"

Fra i nuovi poveri ci sono anche coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalle misure contro la pandemia Covid e dal balzo costi dell’energia con il caro bollette. “Con i poveri in aumento per le prossime feste del 12% rispetto all’anno precedente, è positiva la decisione del Governo di istituire in manovra un fondo di 500 milioni per il 2023 per sostenere gli acquisti di prodotti alimentari di prima necessità destinato ai soggetti con Isee non superiore a 15mila euro - ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - è importante anche la solidarietà di cittadini ed imprese, e per questo con la Spesa sospesa abbiano voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche”.

La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari, conferma Coldiretti, lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli. Contro la povertà è cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini, a partire dall’esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica, con cui è possibile sostenere, tramite i mercati contadini in tutta Italia, famiglie in difficoltà sul modello dell’usanza campana del ‘caffè sospeso’, quando al bar si paga un caffè per il cliente che verrà dopo.

In questo caso, i cittadini che acquistano nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica o che ricevono la spesa a domicilio possono decidere di donare prodotti alimentari alle famiglie più bisognose che, grazie a questa iniziativa, potranno imbandire la tavola con cibi prodotti in Italia e a km zero, consegnati in accordo con i Comuni a chi versa in situazioni critiche. Un’esperienza che ha permesso di raccogliere e donare ai più bisognosi oltre sei milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio, tutti prodotti al 100% italiani e di alta qualità. Inoltre, molti mercati contadini destinano i prodotti freschi invenduti a organizzazioni caritatevoli che passano a ritirarli perché poi siano utilizzati nelle mense.
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