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Natale sotto il vortice polare: pioggia, bora e allerte

- di: Bruno Coletta
 
Natale sotto il vortice polare: pioggia, bora e allerte
Natale sotto il vortice polare: pioggia, bora e allerte

Dalla Vigilia al 25 dicembre il tempo cambia faccia: raffiche, piogge e neve a tratti. A Roma si riunisce l’Unità di crisi della Protezione civile mentre l’Emilia-Romagna sale di livello. 

Il Natale 2025 arriva con un sound poco natalizio e molto “meteorologico”: vento gelido, piogge insistenti, neve sulle quote giuste (e talvolta un po’ più in basso del previsto), e una parola che rimbalza ovunque: vortice polare. In realtà, più che un singolo “colpo di scena”, lo scenario nasce da una configurazione ampia: una vasta area depressionaria sul Mediterraneo occidentale che mantiene il Paese in una sorta di centrifuga di instabilità, con fasi alterne ma spesso intense.

Perché se ne parla così tanto

Quando i modelli (e i titoli) evocano il “vortice polare”, il messaggio per chi sta preparando spostamenti e pranzi è semplice: l’atmosfera si è messa a rimescolare l’aria. Il risultato pratico è un’Italia attraversata da impulsi di maltempo e ventilazione forte, con un rischio idraulico e idrogeologico che in alcune aree diventa il vero tema, più ancora della temperatura.

La mossa della Protezione civile: Unità di crisi convocata a Roma

Il segnale più chiaro che la situazione è sotto osservazione stretta arriva dal Dipartimento della Protezione civile: oggi 24 dicembre è stata convocata a Roma l’Unità di crisi, presieduta dal Capo Dipartimento Fabio Ciciliano, con riunione fissata alle 16 presso la sede di Via Vitorchiano. L’obiettivo dichiarato è fare il punto con strutture operative e Regioni sull’evoluzione del maltempo, sulle criticità in atto e sulle azioni di prevenzione adottate sul territorio.

Allerte e criticità: la mappa (vera) da guardare prima di partire

Se la discussione social corre veloce, la bussola resta una: i bollettini ufficiali. Nel Bollettino di criticità nazionale aggiornato nel pomeriggio del 24 dicembre (ore 14:58) emerge un quadro netto: Emilia-Romagna con livelli elevati su più zone e, soprattutto, un salto ulteriore previsto per il giorno di Natale. 

Il passaggio chiave: giovedì 25 dicembre

Nel bollettino, per Natale (25 dicembre) compare un livello che non passa inosservato: allerta rossa per rischio idraulico in Emilia-Romagna, indicata sulla pianura bolognese. Accanto, restano diffuse allerte arancioni e gialle su altre zone regionali e su parte del Centro-Sud.

Dal Nord-Est al Tirreno: vento, rovesci, mari agitati

La dinamica è quella dei grandi scambi d’aria: venti che accelerano dove il territorio “incanala” le correnti (tipico del Nord-Est) e piogge che si rinforzano lungo i versanti esposti. In questi giorni, diverse cronache meteo riportano raffiche molto intense in area adriatica e nord-orientale, mentre sul lato tirrenico l’instabilità tende a presentarsi con piogge a tratti e rovesci.

Roma e Lazio: Vigilia bagnata, attenzione ai bacini e alle raffiche

Sul Lazio, l’indicazione operativa è prudente: in presenza di allerta gialla la differenza la fanno i dettagli locali (strade, sottopassi, aree vicine a corsi d’acqua, alberature). Nelle ore di pioggia più intensa, il consiglio pratico resta banale ma decisivo: spostamenti essenziali, margine di tempo extra, e occhi puntati sugli aggiornamenti ufficiali comunali e regionali.

Che cosa aspettarsi “dopo Natale”

Le proiezioni a ridosso delle feste disegnano spesso una traiettoria: instabilità che prova a cedere spazio a fasi più fredde, con possibili ingressi d’aria artica in grado di abbassare le quote neve. È il classico scenario da maneggiare con cura: a distanza di giorni, cambiano la traiettoria delle saccature e i dettagli delle precipitazioni. Ma il messaggio resta: non è finita con il 25.

Mini-guida pratica: come non farsi rovinare la festa

  • Controlla i bollettini ufficiali (criticità/allerta) prima di metterti in viaggio e la mattina stessa.
  • Occhio alle zone alluvionabili: anche piogge “normali” diventano un problema se insistono e se il suolo è già saturo.
  • Vento forte: in città attenzione a alberi, impalcature, oggetti sui balconi; in viaggio attenzione ai tratti esposti e ai mezzi alti.
  • Montagna: verifica aperture e sicurezza, perché neve e vento insieme cambiano rapidamente la situazione (e non solo sulle piste).
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