Olimpiadi: il no agli spettatori crea un 'buco' da 800 milioni di dollari

- di: Redazione
 
Olimpiadi dimezzate (e forse anche di più) dalla mancanza di spettatori nelle sedi delle gare di Tokyo di tre prefetture vicine a causa della situazione sanitaria in Giappone, con un gravissimo danno di immagine per un evento che, dall'era moderna dei Giochi, è sempre stato una vetrina per il Paese ospitante.
Ma la situazione della pandemia e dei contagi in Giappone è talmente preoccupante da costringere gli organizzatori a prendere la durissima decisione. Gli spettatori saranno banditi da tutti gli eventi sportivi olimpici in programma a Tokyo e nelle tre prefetture circostanti, cosa che determinerà un ''buco'' finanziario di oltre 800 milioni di dollari solo per quanto riguarda i biglietti già venduti e che ora probabilmente dovranno essere rimborsati.

L'annuncio delle misure adottate è arrivato ad appena due settimane dall'inizio ufficiale della manifestazione e poche ore dopo che il primo ministro Yoshihide Suga aveva proclamato l'ennesimo stato di emergenza per Tokyo, a causa dell'aumento di casi di Covid-19. Oltre a quella di Tokyo, lo stop alla presenza di spettatori riguarda le prefetture di Kanagawa, Chiba e Saitama. Il che si traduce in un ''no'' agli spettatori per 34 sedi olimpiche su un totale di 42.

Il divieto si applicherà a tutti gli eventi sportivi, indipendentemente dalla capienza della sede e dall'orario di gara previsto. L'accesso sarà consentito, oltre che agli atleti ed ai tecnici, solo ai funzionari del Cio ed ad altre persone accreditate e legate all'organizzazione degli eventi. La presenza degli spettatori, ad oggi, è consentita solo in quattro prefetture non soggette a stato di emergenza o misure pre-emergenza: Miyagi, Fukushima, Shizuoka e Ibaraki.

A Miyagi, che ospiterà le partite di calcio, a Fukushima, dove si svolgeranno gli eventi di baseball e softball, e a Shizuoka, che ospiterà il ciclismo, i tifosi potranno entrare, ma con un limite della metà della capienza e fino a un massimo di 10.000 persone. A Ibaraki, che ospiterà anche le partite di calcio, solo i gruppi di bambini organizzati dalla scuola potranno assistere alle gare dagli spalti. Gli organizzatori stanno ancora discutendo su cosa fare degli eventi sportivi (calcio, maratona e marcia) in programma a Hokkaido: calcio, maratona e marcia.
Le decisioni relativa all'eventuale partecipazione di spettatori alle gare delle Paralimpiadi saranno prese dopo la chiusura dei Giochi, l'8 agosto.

Le limitazioni alla presenza degli spettatori lasceranno in rosso gli organizzatori che perdono la maggior parte delle entrate previste dalla vendita dei biglietti, stimate in circa 90 miliardi di yen (820 milioni di dollari) comprese le Paralimpiadi. Dal momento che il Cio non è responsabile di questo (anche sulla base del dossier della candidatura alle Olimpiadi presentato da Tokyo), a compensare il deficit saranno probabilmente il governo centrale e quello metropolitano della capitale giapponese. Appena il 21 giugno era stato dato l'annuncio che gli spettatori sarebbero sarebbero stati ammessi, ma solo al 50% della capienza degli impianti e comunque fino a un massimo di 10.000 persone, sul presupposto che le misure pre-emergenza sarebbero state revocate entro l'11 luglio.
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