OMS: "Il Coronavirus non è stagionale, Italia e Spagna lo hanno soppresso"

 
L'illusione che il Covid-19 potesse essere una malattia stagionale sembra essere svanita in questa estate del 2020: negli ultimi mesi infatti il virus ha avuto un'impennata di contagi specialmente nel continente americano e l'Europa sta vedendo nuovi picchi di casi.

Ne ha parlato Mark Ryan, il capo per le Emergenze dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nella consueta conferenza sulla pandemia da Coronavirus: "Una seconda ondata nel continente europeo era inevitabile, dopo di questa potrebbero essercene più di una: il virus non è stagionale, ha dimostrato che se allentiamo la pressione ritorna a circolare".

"Al momento l'unica cosa che fa la differenza" - ha continuato Ryan - "è il modo in cui rispondiamo ai focolai". Dopo di lui ha parlato anche il direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

"Durante questa settimana" - ha detto Ghebreyesus - "arriveremo a 20 milioni di contagi superando i 750.000 decessi. Dietro ognuno di questi numeri c'è sofferenza, dolore ma anche la speranza di poter migliorare questa situazione. Non è mai troppo tardi: paesi come Italia, Francia, Germania, Spagna, Corea del Sud e Gran Bretagna hanno avuto fiammate enormi ma sono riusciti a sopprimere il virus agendo con tempestività. Ora stanno riapprendo ogni settore della società basando il loro approccio sul rischio calcolato, rimanendo attenti ai possibili focolai".

Il direttore generale ha poi toccato l'argomento vaccino, unico vero modo in cui la pandemia potrà avere freno: "Per renderlo disponibile a tutti serviranno almeno 100 miliardi di dollari: sono tanti soldi ma poca cosa rispetto a quanto investito dalle nazioni del G20 per operazioni che facciano ripartire l'economia dopo lo shock dell'emergenza sanitaria. C'è però la questione della mancanza di fondi per l'Accelerator Act che dovrebbe permetterci di sviluppare più rapidamente vaccini e terapie contro il virus e renderle accessibili su larga scala. C'è ancora una grossa differenza fra la somma necessaria e quella stanziata. Ringrazio quanti hanno donato fino ad ora ma siamo solo a un decimo della cifra di cui abbiamo bisogno".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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