• PIRELLI25 850 1
  • Banca IFIS GIUGNO25 850 1
  • 8501 intesa GREEN 25
  • POSTE25 850 1

Petrolio: sale il prezzo dopo stretta americana su esportazioni dalla Russia

- di: Redazione
 
Petrolio: sale il prezzo dopo stretta americana su esportazioni dalla Russia
I prezzi del petrolio hanno registrato oggi una impennata di oltre il 4%, dopo che gli Stati Uniti hanno inasprito le sanzioni contro le esportazioni di greggio russo. I futures del greggio Brent, benchmark internazionale , con scadenza a dicembre sono stati scambiati in rialzo del 4,5% a 89,9 dollari al barile, mentre quelli del greggio US West Texas Intermediate del mese di novembre sono saliti del 4,7% a 86,83 dollari al barile.
Il ritorno verso i 90 dollari al barile arriva dopo che ieri gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a due compagnie di navigazione accusate di violare il tetto del prezzo del petrolio del G7, un meccanismo progettato per mantenere una fornitura affidabile di flussi russi sul mercato, frenando al contempo gli introiti di Mosca.

Petrolio: sale il prezzo dopo stretta americana su esportazioni dalla Russia

Secondo il Dipartimento del Tesoro americano, questa azione sottolinea il suo impegno, con i suoi partner internazionali, ''nel ridurre in modo responsabile i profitti petroliferi del governo russo e nel limitarne la macchina da guerra''.
Il 5 dicembre dello scorso anno il G7, l’Australia e l’Unione Europea hanno imposto un tetto massimo al prezzo del petrolio russo di 60 dollari al barile. Ciò ha fatto seguito alla decisione dell'’UE e del Regno Unito di imporre un divieto sulle importazioni via mare di petrolio greggio russo.
La mossa per reprimere le vendite di petrolio russo “dimostra il nostro continuo impegno a ridurre le risorse della Russia per la guerra contro l’Ucraina e ad imporre un tetto massimo di prezzo”, ha affermato il vice segretario al Tesoro Wally Adeyemo.

“Rimaniamo impegnati ad attuare una politica di tetto massimo dei prezzi che ha due obiettivi: ridurre i profitti petroliferi su cui la Russia fa affidamento per condurre la sua guerra ingiusta contro l’Ucraina e mantenere i mercati energetici globali stabili e ben riforniti nonostante le turbolenze causate dall’invasione non provocata dell’Ucraina da parte della Russia'', ha aggiunto Adeyemo.
Gli operatori di mercato stanno inoltre monitorando da vicino le ricadute dell’escalation del conflitto tra Israele e Hamas , che ha accresciuto le preoccupazioni che i combattimenti possano influenzare la produzione energetica regionale. Il Medio Oriente rappresenta oltre un terzo del commercio marittimo globale.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 53 record
Pagina
1
18/06/2025
Vaticano al verde: Papa Leo lancia Peter’s Pence con video sprint
Un minuto di speranza in Piazza San Pietro: il nuovo papa mobilita i fedeli per coprire un...
18/06/2025
Giornata debole in Europa, occhi puntati su Medio Oriente e Fed
Milano e le Borse UE in calo, euro stabile, petrolio su, attesa per Powell e mosse di Trum...
18/06/2025
L’Intervento/ IBL: Capri vieta i volantini, il mercato resta a terra
L’Istituto Bruno Leoni contro l’ordinanza “anti-seccature”: così si uccide il commercio, n...
18/06/2025
Extel conferma la posizione di vertice di Generali nel campo assicurativo: Donnet miglior CEO
Extel conferma la posizione di vertice di Generali nel campo assicurativo: Donnet miglior ...
18/06/2025
DBA Group, al via il buyback per sostenere crescita e operazioni strategiche
DBA Group ha annunciato l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, fino a un m...
18/06/2025
Intesa Sanpaolo Assicurazioni: rinnovato il prodotto Opportunità Dublin Branch
Intesa Sanpaolo Assicurazioni ha ufficialmente rinnovato il prodotto unit-linked “Opportun...
Trovati 53 record
Pagina
1
  • Banca IFIS GIUGNO25 720
  • PIRELLI25 300
  • POSTE25 720
  • 720 intesa GREEN 25