La nostra biblioteca - Jodi M.Savage spiega il rapporto tra madri e figlie, anche quando non ne esiste uno

- di: Diego Minuti
 
Donna e nera, scrittrice e nera, avvocato e nera.
Jodi M.Savage è una attenta osservatrice delle dinamiche che nascono e si formano nella sfera degli affetti familiari, soprattutto quelli che riguardano il rapporto tra donne, soprattutto tra la madre e la figlia, che cresce e si forma caratterialmente.
Rapporti che ci sono - anche se questo può apparire incomprensibile - anche quando non esistono, costringendo chi si sente abbandonato a turare questa falla emotiva cercando altrove, magari in un'altra figura femminile.
Come, questo il caso di Jodi M.Savage, della nonna con cui, crescendovi assieme, ha avvertito la distanza emozionale, ma non certo quella della vicinanza fisica.
Il libro nato da queste considerazioni, ''The Death of a Jaybird'' (uscito negli Stati Uniti in questi giorni per Harper Perennials e non ancora tradotto in italiano), potrebbe essere definito come uno scritto su madri e figlie e su come il rapporto si evolve, lasciandosi dietro sempre qualcosa.

La nostra biblioteca - Jodi M.Savage spiega il rapporto tra madri e figlie, anche quando non ne esiste uno

È una raccolta spesso profondamente empatica che, anche in modo ironico, descrive come si sono sviluppate le relazioni domestiche dell'autrice con la nonna, che surroga la madre, evaporata come figura inseguendo i suoi demoni. Il tutto nell'universo della femminilità nera americana, delle sue gioie, delle sue sconfitte, delle sue sfida.
Jodi M. Savage è cresciuta a Brooklyn, con la nonna materna. Sua madre, intelligente e carismatica, lottava contro la dipendenza e non era in grado di prendersi cura di lei. La nonna, un'ardente predicatrice pentecostale (si considerava alla stregua di una profetessa) che sapeva usare le parole, era la roccia di Jodi, finché il morbo di Alzheimer non cambiò la situazione ribaltando ruoli e prospettive. Jodi, con il tempo, vide crescere dentro di sé quasi la stanchezza verso la fede, almeno per quella che le prospettava la nonna.

''Gran parte della religione - scrive - è una torre costruita per proteggere l’ego e i privilegi maschili. (...) . Non avevo bisogno che la Bibbia mi parlasse del mio posto nel mondo. Ed ero stanca di tacere sulle cose che mi feriscono''. L'autrice ha anche il coraggio di ammettere e denunciare il tratto comune a lei, alla madre ed alla nonna, tutte vittime di abusi sessuali da bambine.
Quando la nonna sviluppò l'Alzheimer, Savage si assunse la responsabilità di prendersi cura di lei. Scrive candidamente del dolore derivante dalla perdita di una persona cara ancor prima che se ne sia andata e rivela di avere accumulato le cose di sua nonna come mezzo per preservarne la memoria. Dopo la morte della nonna, a Savage e sua madre (che ne morì) fu diagnosticato un cancro al seno.
In tutto il libro, Savage scrive come se parlasse con un'amica, raccontando le sue esperienze e quelle degli altri con sincerità.

Jodi, a 28 anni, passò dall'essere nipote a diventare la custode di chi l'aveva cresciuta e che la malattia tentava di strapparle. Una mente che si andava deteriorando, perdendo ogni contatto con realtà, soccorsa da chi, fino a poco tempo prima, doveva solo ringraziarle per quanto aveva fatto.
Dopo la morte della nonna, Jodi ha trascorso anni cercando di fare i conti con il suo dolore.
In questa raccolta di saggi, bruciante e schietta, Jodi illumina il ruolo che l'identità e la memoria svolgono nel preservare coloro che amiamo, esplorandola vita delle donne e delle comunità nere moderne in America attraverso il prisma delle sue esperienze personali.

Con grazia, creatività e intuizione, guarda alla femminilità, alla famiglia, alla razza, alla malattia mentale, al dolore, all'assistenza sanitaria e alla fede. Jodi ritrae abilmente come il trauma viene ereditato e come la lotta per spezzare una maledizione generazionale possa durare tutta la vita.
Oltre alla sua avvincente storia personale, Savage (''The Death of a Jaybird'' è il suo primo libro) si concentra sulle donne nere che hanno affrontato gli effetti dell'abuso, della dipendenza e della perdita. Un libro che è un altro aspetto dell'impegno della scrittrice, che organizza laboratori sul dolore, sull'assistenza, sul cancro al seno, sul morbo di Alzheimer.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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