Regno Unito: la pandemia sta arricchendo i lavoratori dipendenti

- di: Redazione
 
La pandemia è un problema globale, che colpisce le economie, oltre ad essere la causa di una grave crisi sanitaria, con le conseguenze sotto gli occhi di tutti. Però per qualcuno si sta dimostrando una opportunità per migliorare sensibilmente la propria posizione economica. Come sta accadendo nel Regno Unito, dove la carenza di manodopera è talmente grave che, affinché siano di motivazione ad accettare una offerta di lavoro, alcuni salari iniziali sono del 50 per cento più alti di prima della pandemia.

Regno Unito: per via della pandemia salgono i salari dei lavoratori dipendenti

A sostenerlo è un rapporto di una società di reclutamento, la Robert Walters, secondo cui i salari sono stati innalzati, nella loro offerta iniziale, per una ''feroce competizione'' che ha come obiettivo quello di accaparrarsi i talenti migliori e di fronteggiare la carenza di personale in tutte le sedi e in tutti i settori. Una serie di fattori che, a detta dalla società di reclutamento, ha spinto molti lavoratori del Regno Unito a licenziarsi perché interessati a posizioni molto meglio pagate e di cui le aziende che si occupano di selezioni di lavoratori hanno registrato una domanda record.

"Il 15 %" - dicono dalla Robert Walters - "è l'aumento minimo di stipendio che stiamo vedendo, ma alcuni lavoratori stanno aumentando i loro stipendi fino al 50%". E con prospettive addirittura ancora migliori perché, secondo la società di reclutamento, il 2022 dovrebbe essere ancora migliore per i lavoratori dipendenti. Gli ultimi dati ufficiali mostrano che ci sono stati 1,22 milioni di posti di lavoro vacanti nel trimestre conclusosi a novembre, 434.500 in più rispetto a quelli registrati prima della pandemia. I segmenti del mercato del lavoro più ''caldi'' sono quelli legale, commerciale, finanziario e tecnologico.

È di qualche giorno fa la pubblicazione di un report di alcune società di reclutamento che affermano gli avvocati appena qualificati nelle migliori aziende ora guadagnano fino a 147.000 sterline (circa 176 mila euro) all'anno come stipendio iniziale. Che il comparto del mercato del lavoro britannico viva un periodo doro è attestato anche dai numeri che società di reclutamento stanno registrando. Si sta infatti assistendo ad una carenza di candidati in tutte le località e settori, una forte competizione per accaparrarsi i migliori talenti. Fattori che, uniti all'inflazione salariale, creano enormi opportunità.
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