Regno Unito: la Scozia si incammina verso un nuovo referendum sull'Indipendenza

- di: Redazione
 
Il primo ministro scozzese, Nicola Sturgeon, ha lanciato la sua campagna per un secondo referendum sull'indipendenza, dopo quello di otto anni fa, sostenendo che la Scozia sarebbe economicamente migliore al di fuori del Regno Unito.

La Scozia si avvicina a un referendum sull'indipendenza dal Regno Unito

Secondo Sturgeon, che guida lo Scottish National Party e il governo scozzese, è il momento giusto per riaffrontare la tematica dell'indipendenza di Glasgow da Londra. Le parole della presidente dello Scottish National Party sono state chiarissime: ''Dopo tutto quello che è successo - Brexit, Covid, Boris Johnson - è tempo di definire una visione diversa e migliore". Otto anni fa la Scozia disse no all'indipendenza, con il 55% degli elettori che votò per continuare a fare parte del Regno Unito. Sturgeon ha anche redatto una agenda politica, dicendo di volere un nuovo voto sull'indipendenza entro la fine del 2023. Ma al momento gli spazi di manovra sono impraticabili da parte del governo britannico del primo ministro Boris Johnson, che si oppone a un nuovo referendum, affermando che la questione è stata risolta nel 2014. Ma Sturgeon ribatte che da allora lo scenario è cambiato, soprattutto dopo la Brexit, mossa osteggiata dalla maggioranza degli scozzesi.

''Se avessimo saputo nel 2014 tutto quello che sappiamo ora sul percorso che il Regno unito avrebbe intrapreso, non ho dubbi che la Scozia avrebbe votato sì''
, ha detto la battagliera leader politica, che ha ricordato come all'atto della sua rielezione a primo ministro, lo scorso anno, c'era un ''chiaro impegno per dare al popolo scozzese la scelta di diventare un Paese indipendente''.

Il partito di Nicola Sturgeon guida una maggioranza indipendentista nel parlamento scozzese, insieme allo Scottish Green Party. Ma, come detto, le ambizioni degli indipendentisti scozzesi stanno cozzando contro l'intransigenza del governo del Regno Unito.

''La posizione del governo è che ora non è il momento di parlare di un altro referendum'', ha detto il portavoce di Johnson, aggiungendo: ''Siamo fiduciosi che il popolo scozzese vaglia e si aspetti che i suoi governi lavorino insieme per concentrarsi su questioni come le sfide globali del costo della vita, come la guerra in Europa e le questioni che contano per le loro famiglie e le loro comunità''.

La Scozia, come il Galles e l'Irlanda del Nord, ha un proprio parlamento e un governo decentrato, decide in materia come la salute pubblica e l'istruzione, mentre toccano a Londra le scelte su Difesa e politica fiscale. Sturgeon, da parte sua, ha detto che il processo decisionale a Londra sta frenando il potenziale della Scozia, tacciando Johnson di non avere ''autorità democratica'' e di essere ''senza autorità morale in nessuna parte del Regno Unito''.
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