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Sangalli (Confcommercio): "Il salasso del gas è la nuova pandemia"

- di: Daniele Minuti
 
Sangalli (Confcommercio): 'Il salasso del gas è la nuova pandemia'
Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, ha parlato in un'intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale. E con le sue parole ha voluto lanciare l'allarme per il rincaro dei prezzi del gas, in vista di un autunno che si preannuncia drammatico, per le famiglie e per le imprese.

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, parla dell'impennata del prezzo del gas

I dati di Sangalli sono estremamente negativi: "Solo un mese fa stimavamo, per il 2022, un costo complessivo della provvista energetica delle imprese del terziario nell'ordine dei 24 miliardi di euro, più del doppio rispetto al 2021. Con il recente peggioramento delle condizioni del mercato del gas e dell'elettricità, il nuovo calcolo della bolletta energetica porta a un costo pari a 33 miliardi, tre volte il livello del 2021 e più del doppio rispetto ai 14,9 miliardi del 2019. Insomma, siamo in una fase di vera emergenza che, per alcuni settori del terziario di mercato in particolare, sta diventando veramente drammatica. Nella media e grande distribuzione alimentare, nel primo semestre dell'anno in corso, registravamo aumenti del costo dell'energia del 100%, che, da luglio, balza a +500%. Le bollette di alberghi, bar e ristoranti sono triplicate rispetto a un anno fa. Nell'autotrasporto, chi ha fatto investimenti su veicoli a gas metano oggi è costretto a fermarli, perché l'aumento dei costi è diventato insostenibile. Senza dimenticare l'impatto dell'aumento dei carburanti che, nonostante la riduzione delle accise, continua ad essere molto elevato con incrementi di circa il 30% per la benzina e del 35% per il gasolio dall'inizio della pandemia a oggi".

Il presidente di Confindustria non usa mezze misure nel "pesare" la gravità delle emergenze legate a gas e Covid-19: "La pandemia oggi è meno grave ma non risolta e le due emergenze così ravvicinate rischiano di sommarsi con effetti pesantissimi per la nostra economia. La crescita inarrestabile dei costi energetici pesa come un macigno sui bilanci delle imprese del terziario. Imprese che spesso lavorano con margini estremamente ridotti, mettendo a serio rischio la prosecuzione delle loro attività. E purtroppo le prospettive per i prossimi mesi sono critiche in considerazione del protrarsi della guerra in Ucraina e delle minacce di ulteriori restrizioni nelle forniture di gas dalla Russia. Nonostante il buon andamento della stagione estiva, frutto sia di un'imprenditorialità vivace e tenace, sia degli interventi del governo a sostegno di famiglie e imprese, non possiamo lasciarci andare a facili ottimismi sulla tenuta complessiva della spesa delle famiglie. I conti delle imprese si fanno su un anno intero, non su qualche buon week end. Dunque, non mi stupirei se, alla fine del 2022, i consuntivi dei consumi mostreranno ancora, rispetto al 2019, cioè prima della crisi pandemica, un profondo rosso in molti settori".

C'è quindi da avvertire il Governo, attuale e futuro, che dovranno dare risposte rapite all'emergenza energetiche rilanciando l'iniziativa dell'Energy Recovery Fund in sede europea, fissando un tetto al prezzo del gas e rivedendo regole e meccanismi di formazione del prezzo dell'elettricità.

Ma cosa chiede Confindustria ai partiti in vista delle elezioni? "È evidente" - conclude Sangalli - "che, nella prossima legislatura, bisognerà affrontare, con determinazione e urgenza, i nodi della riforma della fiscalità energetica e della riduzione strutturale del carico fiscale su trasporti e mobilità".
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