Prosegue la crescita del Gruppo Sella: utile netto del 2023 a 107,5 milioni di euro

- di: Redazione
 
Il 2023 è stato un anno molto positivo per il Gruppo Sella, che ha registrato risultati convincenti e in continua crescita in diversi settori di attività, a conferma della bonta della strategia, basata sulla diversificazione delle fonti di ricavo, sulla ricerca della qualità della consulenza e sull'innovazione tecnologica.

Prosegue la crescita del Gruppo Sella: utile netto del 2023 a 107,5 milioni di euro

Nonostante le difficoltà legate al contesto economico globale, il margine di intermediazione è infatti salito del 18,2% fino a 1,01 miliardi di euro, con la raccolta globale aumentata del 16,1% fino a 56,5 miliardi di euro (raccolta netta a 5,2 miliardi di euro e raccolta diretta a 18 miliardi) e gli impieghi in crescita del 4,9% fino a 11 miliardi di euro
L'utile netto arriva a 10,7 milioni di euro, con quello consolidato comprensivo di terzi che raggiunge quota 149 milioni di euro.

La nota spiega: "I servizi di investimento hanno generato ricavi pari a 186,9 milioni di euro (+3,7%). Significativa la crescita dei sistemi di pagamento: i volumi transati complessivi legati ai servizi di acquiring ed issuing sono aumentati del 19,2% con un incremento del margine di intermediazione del 7,8% a 109,3 milioni di euro. Tali volumi sono stati raggiunti anche grazie all'aumento delle transazioni tramite Pos (+22,6%) ed e-commerce (+7,3%). I margini legati allo sviluppo delle piattaforme di open finance, degli open payments e dell’offerta a terzi di servizi tecnologici hanno generato ricavi pari a 46,4 milioni di euro (+6,5%). La finanza ha registrato una performance dei margini pari a 74,9 milioni di euro, in calo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-54,9%), che era stato caratterizzato da condizioni molto favorevoli quali l'elevata volatilità dei mercati, e il contributo dell’inflazione al rendimento del portafoglio titoli, nonché da plusvalenze derivanti da cessioni di titoli. I ricavi da nuovi business sono cresciuti del 13,6% a 82,8 milioni di euro, in particolare grazie ai servizi di corporate e investment banking i cui ricavi sono saliti del 48,1% a 12,9 milioni di euro, alle piattaforme di pagamenti end-to-end per aziende e merchant e alle soluzioni di embedded finance. I ricavi netti complessivi del gruppo nell'ambito dell'open finance sono stati pari a 54,7 milioni di euro, in crescita del 14,5% rispetto all'anno precedente".

Si conferma ottima la qualità del credito. L'Npl Ratio netto è diminuito all'1,6% (era 1,8%), mentre quello lordo è sceso al 3% (era 3,5%). Il costo del rischio di credito si è attestato a 39 bps (era 37 bps a fine 2022). Il tasso di copertura sulle sofferenze si è attestato al 64,8% (era 65,7%), quello sui crediti deteriorati al 48,8% (era 49,5%), in lieve flessione per via principalmente di alcune cessioni di sofferenze con un elevato grado di copertura e una maggiore presenza di crediti garantiti. Il Texas Ratio è stato pari a 22,7% (era 27,2%). Solidità e liquidità Il gruppo ha ulteriormente rafforzato l’elevata solidità patrimoniale, ampiamente superiore agli standard richiesti. Il Cet1 è risultato pari al 13,36% e il Total Capital Ratio al 15,47% (erano rispettivamente 13,21% e 15,12% a fine 2022). Migliorati e ampiamente superiori ai limiti minimi previsti anche gli indicatori di liquidità: LCR al 230,83% e NSFR al 142,90% (erano 166,72% e 132,76% a fine 2022; la soglia richiesta per entrambi è 100%).
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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