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Settimana bianca da brividi: insieme alla neve, fioccano i rincari

- di: Barbara Bizzarri
 
Settimana bianca da brividi: insieme alla neve, fioccano i rincari

Quest’anno in settimana bianca si rabbrividisce non soltanto per il freddo, ma per i prezzi: secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, vi saranno forti rincari dei costi per la settimana bianca.

Nel dettaglio, l’Osservatorio ha monitorato i prezzi, adeguati a una famiglia di 4 persone, per il noleggio dell’attrezzatura, per l’albergo, per i pasti e per lo skipass, nel corso di una settimana bianca (7 giorni e 6 notti) presso una delle località sciistiche più gettonate in Italia. Nell’ambito del monitoraggio sono state prese in considerazione le principali località sciistiche in Veneto, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Lombardia, Abruzzo e centro Italia.

Settimana bianca da brividi: insieme alla neve, fioccano i rincari

Da tutte, emergono costi proibitivi: nella stagione 2023-2024 una famiglia spenderà mediamente 7.104,96 euro, l’11% in più rispetto alla stagione precedente.

Gli aumenti più elevati riguardano il costo dello skipass settimanale (+18%), il noleggio dell’attrezzatura (+10%) e l’hotel (+13%). La regione in cui la settimana bianca si conferma più costosa è il Veneto, con un costo di 2.113,17 euro a persona, mentre è meno costoso trascorrere la settimana bianca in una delle località dell’Abbruzzo o del centro Italia: in questo caso la spesa si aggira attorno ai 1.442,72 euro a persona.

A tali spese si aggiungono poi i costi della benzina e dei pedaggi: ipotizzando un viaggio da Milano a Cortina d’Ampezzo, il costo per raggiungere la meta sarà di circa 89 euro a tratta. Da Roma a Roccaraso il costo a tratta è, invece, di circa 36 euro. Da Torino a Cervinia, invece, 27 euro a tratta: costi proibitivi per molti, e che rendono sempre più élitaria la vacanza ad alta quota. Nonostante ciò, il numero di presenze sulle piste sarà elevato: da un lato a compensare le difficoltà e le rinunce delle famiglie italiane vi sarà una spinta del turismo straniero, dall’altro, molti italiani, pur di non rinunciare del tutto al brivido della montagna, sceglieranno di ridurre la durata del proprio soggiorno a 3-4 giorni, magari optando per appartamenti, b&b, ostelli e soluzioni di pernottamento più economiche.

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