Space economy, al via il summit “Space Meetings Veneto”. Sannini (Twin Advisors e 3iP Space): "Settore in grande crescita"

- di: Daniele Minuti
 

Ha preso ufficialmente il via, a Venezia, il Summit sugli investimenti nel settore aerospaziale “Space Meetings Veneto”: l'evento si pone l'obiettivo di esplorare il campo degli investimenti finanziari nella filiera, in una regione che è una delle principali protagoniste dell'industria nazionale dei servizi nello spazio (51 aziende e oltre 1 miliardo di euro di fatturato aggregato).

Space economy, al via il Summit sugli investimenti nel settore aerospaziale

Secondo le stime, il mercato della Space economy vale oggi 371 miliardi di dollari di ricavi a livello mondiale, il 73% del quale può ricondursi all'industria satellitare: un settore cardine nelle scelte delle più importanti potenze geopolitiche del pianeta, oltre che per gli investimenti degli assett managers. In Italia, il valore nel 2019 è stato di circa 10,4 miliardi di euro (rapporto ASI-AIPAS 2020), includendo attività di ricerca e sviluppo, produzione di componenti e sistemi, manutenzione e assistenza.

Il nostro Paese ha ancora un ruolo fondamentale nell'ambito dell'Osservazione della Terra (in particolare grazie alla realizzazione di nuovi satelliti come Sentinel, nel programma Copernicus). A livello di investimenti e della loro relazione col PIL, l'Italia è al sesto posto al mondo (dopo Russia, Usa, Francia, India e Germania), e al terzo in Europa. Nel 2021 è stata il terzo contribuente dell'Agenzia Spaziale europea dopo Francia e Germania. E le previsioni fra 2021 e 2027 a livello continentale sono di un bilancio destinato alla Space economy di 14,8 miliardi di euro, somma più alta mai stanziata nella storia dell'Unione per il settore.

Alessandro Sannini, Chairman di Twin Advisors Ltd. e General Partner di 3iP Space (nella foto), ha commentato: "La Space Economy italiana è pronta a decollare nel 2022 il mercato dei servizi di Osservazione della Terra ha raggiunto il valore di 200 milioni di euro con 144 imprese attive a livello nazionale, 51 nel solo Veneto. Se guardiamo alle principali aziende attive nel settore dell’aerospazio e della difesa saliamo a 200, mentre se consideriamo l’intera filiera arriviamo a oltre 1.000 imprese su territorio nazionale, che impiegano complessivamente più di 460.000 addetti. È un settore nel quale sono state poste le basi per un'ulteriore crescita nei prossimi anni, con un maggiore coinvolgimento di aziende “non-space” che stanno iniziando a sviluppare nuovi prodotti e soluzioni per applicazioni spaziali. L’Italia è culla di cultura e tradizione dell’osservazione spaziale e territori come il Veneto e il Piemonte rappresentano una eccellenza nell’eccellenza. In Veneto operano più di 51 aziende aggregate in una Rete Innovativa Regionale (RIR) con un fatturato aggregato di più di un miliardo di euro e molte opportunità legate all’economia dello spazio. Opportunità che vanno da aziende che possono diventare oggetto di investimento, per accelerare la crescita, all’insediamento di nuove realtà tecnologiche ed industriali magari provenienti dall’estero, oltre che permettere l’inserimento nel settore spaziale a soggetti che si occupino di altre tematiche in maniera solida e con forza patrimoniale. Sicuramente è necessario che gli investimenti ed i fondi vengano diretti al meglio, con alla base un progetto di ecosistema ed una politica territoriale con strategia attrattiva. Alle aziende di questo settore serve, inoltre un supporto personalizzato e specifico per le loro esigenze, il che si traduce in esperienza da parte del promotore del fondo e in competenza verticale".

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