Spagna: elezioni, la vittoria non basta ancora ai popolari per governare

- di: Redazione
 
Rispettando tutte le previsioni della vigilia, sull'esito delle elezioni generali svoltesi ieri in Spagna, i popolari hanno conquistato la vittoria e la maggioranza relativa. Ma il risultato numerico non è sufficiente governare, deludendo in parte le speranza del leader dei Popolari, Alberto Núñez Feijóo, di varare subito il nuovo esecutivo. Infatti, anche con l'appoggio del partito franchista Vox, il Partito popolare non ha raggiunto, in parlamento, la maggioranza necessaria per governare. Quindi, un risultato in equilibrio, che ha comunque segnato un successo personale per il primo ministro uscente, Pedro Sanchez, di cui in molti prevedevano una secca sconfitta e che invece ha aumentato la pattuglia parlamentare dei socialisti di due seggi. Al punto che per lui "il blocco reazionario ha fallito".

Spagna: elezioni, la vittoria non basta ancora ai popolari per governare

Comunque, numeri alla mani, sia Núñez Feijóo che Sanchez possono cantare vittoria, ma non possono godersi il successo.
Smentendo il timore di un forte astensionismo (in alcune zone del Paese ieri, nelle ore in cui i seggi sono stati aperti, si sono registrati anche 40 gradi), l'affluenza alle urne ha superato il 70%. Una percentuale che viene spiegata con il fatto che gli elettori hanno percepito l'importanza delle elezioni, interrompendo le vacanze per votare, come resocontano le immagini, in costume da bagno e con attrezzatura da spiaggia al seguito. Il raggiungimento della soglia del 70% dell'affluenza, superiore rispetto a novembre 2019, è stata in parte dovuta a quasi 2,5 milioni di voti espressi per corrispondenza..
Feijóo, davanti ai suoi sostenitori che lo acclamavano, ha detto che ora suo dovere è quello di cercare di formare un governo. Un impegno che, ha fatto capire, sarà gravoso. ''Spero - ha detto - che questo non inizi un periodo di incertezza in Spagna".

I numeri dicono che con il Partito popolare con 136 seggi e il partito di estrema destra Vox a 33, per la maggioranza assoluta (176) mancano sette parlamentari. Uno scenario che, se non risolto positivamente, potrebbe determinare una nuova consultazione entro l'anno.
''Il blocco reazionario della regressione, che prevedeva una completa inversione di tutti i progressi che abbiamo ottenuto negli ultimi quattro anni, è fallito", ha detto Sanchez, che può contare sull'alleanza con la piattaforma di sinistra Sumar.

I giochi comunque sono aperti, in considerazione che la naturale frammentazione del voto della Spagna, dove sempre forti sono le pulsioni indipendentiste, non fa escludere possibili alleanze anche politicamente non ortodosse.
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