Serie A, Open Fiber: "Sia garantita la visione con piattaforma a scelta"

- di: Daniele Minuti
 
Proseguono gli scontri riguardanti l'assegnazione dei diritti per la trasmissione del campionato di calcio di Serie A nel prossimo triennio, assegnati mesi fa a DAZN che in vista del periodo 2021-2024 ha siglato una partnership con TIM.

Proprio questo accordo a portato a risvolti ancora più complicati nel mondo delle telecomunicazioni e nelle ultime ore è arrivata la notizia del ricorso all'Antitrust da parte di Sky, che mette nel mirino proprio la collaborazione fra le due aziende: "Sky ha deciso di rivolgersi all’Antitrust" - si legge in una nota ufficiale della pay tv -"per essere sicura che milioni di consumatori e appassionati di calcio possano continuare a sottoscrivere la serie A attraverso una pluralità di fornitori di broadband e guardarla sulla piattaforma che preferiscono – satellite, DTT o OTT – esattamente come oggi. TIM, il retailer dominante nella banda larga, ha stipulato un accordo illegittimo di esclusiva con DAZN. Questo accordo preclude all’OTT la possibilità di distribuire il campionato di Serie A attraverso altri operatori – prosegue la nota – favorendo così TIM e rafforzando la sua posizione dominante nel mercato della banda larga".

Alla luce di questa notizia, è arrivato il commento anche da Open Fiber tramite comunicato ufficiale: "Open Fiber si augura che venga a garantita a chiunque la possibilità di poter vedere il campionato di calcio italiano utilizzando la piattaforma del proprio operatore di riferimento e che non vi sia al riguardo nessuna limitazione”. Lo scrive l’azienda dopo che oggi Sky ha annunciato di aver fatto ricorso all’Antitrust in merito all’accordo in esclusiva tra Dazn e Tim per la distribuzione delle partite di Serie A 2021-24. L’infrastruttura Gigabit in fibra ottica di Open Fiber è nella disponibilità di oltre 100 operatori e broadcaster, proprio per supportare la migliore esperienza di fruizione di contenuti digitali. Non vi è infatti solo un tema di rispetto delle regole in materia di concorrenza, ma anche un problema di tutela dei diritti dei consumatori".

WindTre ha commentato la situazione con una nota: "Wind ritiene che tutti gli appassionati di questo sport abbiano il diritto di scegliere la modalità di fruizione delle partite a loro più gradita. Pertanto, le autorità nazionali dovrebbero garantire al pubblico l’esercizio di questo diritto attraverso l’affermazione della pluralità tecnologica dell’offerta, che si tratti di banda ultralarga in fibra, satellite o digitale terrestre".

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