Stellantis si prepara a una campagna di licenziamenti nelle sue fabbriche americane

- di: Redazione
 
Stellantis ha deciso di licenziare un numero imprecisato di lavoratori nelle sue fabbriche statunitensi nei prossimi mesi per far fronte ad un mercato automobilistico globale in rapida evoluzione. Lo ha reso noto la società che deve affrontare un aumento delle spese in conto capitale per effettuare la transizione dai veicoli a benzina alle auto elettriche.

Stellantis si prepara a una campagna di licenziamenti nelle sue fabbriche americane

A determinare la decisione c'è stato, nel primo trimestre dell'anno, anche un calo delle vendite nel mercato americano. Una situazione che si è andata ad aggiungere ai maggiori costi derivati, per l'azienda, dall'accordo contrattuale raggiunto lo scorso anno con il sindacato United Auto Workers, alla fine di un lungo e duro braccio di ferro, segnato da scioperi durati settimane.
In una dichiarazione, Stellantis (che negli Stati Uniti ha circa 43.000 operai) sostiene che ''queste azioni contribuiranno a migliorare la produttività e a garantire la sostenibilità a lungo termine dell'azienda in un mercato globale in rapida evoluzione".

Anche se l'azienda non ha chiarito tempi e modalità dei licenziamenti, lunedì la pubblicazione specializzata Automotive News ha riferito che Stellantis aveva licenziato 199 lavoratori a tempo pieno nella sua fabbrica di camioncini Ram a nord di Detroit.
Carlos Tavares ha ribadito, in più occasioni, la necessità che Stellantis tagli i costi a livello globale per mantenere i veicoli elettrici accessibili alla classe media.
Stellantis - che nei giorni scorsi ha chiuso fino a settembre lo stabilimento italiano d Mirafiori - ha riferito che le vendite di veicoli sono diminuite di quasi il 10% da gennaio a marzo rispetto all’anno precedente.
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