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Trump in Arabia Saudita, salta l’incontro con l’ostaggio. Inizia la missione nel Golfo

- di: Redazione
 
Trump in Arabia Saudita, salta l’incontro con l’ostaggio. Inizia la missione nel Golfo
Donald Trump è arrivato a Riad nella mattinata, prima tappa della sua missione in Medio Oriente che toccherà anche Qatar ed Emirati Arabi Uniti. Accolto dal principe ereditario Mohammed bin Salman, il presidente degli Stati Uniti ha aperto una serie di colloqui su sicurezza, lotta al terrorismo e stabilità regionale, nel quadro della nuova diplomazia a guida americana nel quadrante mediorientale. Ma la visita si è aperta con un’assenza simbolica: quella di Idan Alexander, il giovane con doppia cittadinanza israeliana e americana liberato da Hamas dopo 584 giorni di prigionia.

Trump arrivato in Arabia Saudita. Tappa cruciale della missione diplomatica in Medio Oriente

La famiglia del ragazzo ha fatto sapere che, su consiglio medico, Alexander non affronterà il viaggio verso Doha, dove avrebbe dovuto incontrare Trump nei prossimi giorni. “Ha bisogno di riposo e stabilizzazione dopo il rientro”, si legge nel comunicato diffuso da Channel 12 News. La stretta di mano tra il presidente e l’ostaggio è dunque rinviata a un secondo momento, che avverrà negli Stati Uniti. L’amministrazione americana ha confermato il rispetto della volontà familiare, sottolineando che “il focus resta il rientro alla normalità e il pieno recupero di Idan”.

Missione strategica tra sicurezza e diplomazia energetica

Il viaggio di Trump nel Golfo si colloca in una fase delicata. L’asse con Riad torna centrale per contenere l’instabilità nella Striscia di Gaza e rilanciare una soluzione multilaterale sostenuta dalle monarchie del Golfo. Ma il dossier mediorientale non si esaurisce nel conflitto israelo-palestinese: al centro degli incontri ci saranno anche temi energetici, in particolare l’evoluzione della cooperazione tra Washington e l’OPEC in vista di una nuova fase della transizione globale.

Il ruolo del Qatar e degli Emirati


Dopo Riad, Trump volerà ad Abu Dhabi e poi a Doha, dove si attende un confronto con l’emiro Tamim bin Hamad Al Thani. Il Qatar, che da tempo ricopre un ruolo di mediazione nei dialoghi con Hamas, potrebbe diventare il cuore di una nuova iniziativa diplomatica a guida americana, da costruire in parallelo agli accordi economici. Il presidente, che non ha escluso una visita anche a Tel Aviv prima del rientro, intende dare al suo viaggio una portata simbolica e operativa: “Il rilascio di Idan è solo l’inizio – ha detto – ora è il momento della politica e della pace”.
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