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Università della Calabria, che colpo!: arrivano per insegnare 8 scienziati di fama mondiale

- di: Marta Giannoni
 
Università della Calabria, che colpo!: arrivano per insegnare 8 scienziati di fama mondiale

Un ateneo che ribalta il destino del Sud

Nel panorama universitario italiano, spesso segnato da tagli ai finanziamenti e difficoltà nel trattenere talenti, l’Università della Calabria (Unical) si distingue per un percorso inverso. Con una strategia mirata di reclutamento internazionale e investimenti nella ricerca, l’ateneo con sede a Rende, in provincia di Cosenza, ha attratto negli ultimi 18 mesi otto scienziati di livello mondiale, provenienti da prestigiose istituzioni come Oxford, Yale e Parigi. Un risultato eccezionale per un’università del Sud Italia, che punta a diventare un polo d’eccellenza nel campo delle scienze, dell’economia e della tecnologia.
Negli ultimi anni, Unical ha ottenuto un importante riconoscimento dalla Commissione Europea, che l’ha definita un "luogo ideale per la ricerca" e le ha assegnato il titolo di “HR Excellence in Research”. Un sigillo di qualità che sottolinea l’efficacia delle politiche accademiche adottate. A rafforzare il successo dell’ateneo sono i dati sulle immatricolazioni, che dal 2020 al 2024 hanno registrato un aumento del 24%.

Il ritorno dei talenti e le nuove acquisizioni
Uno degli aspetti più significativi del fenomeno Unical è la capacità di attrarre studiosi di altissimo livello, molti dei quali con radici calabresi. Tra gli ultimi arrivi, spicca Orazio Attanasio, economista di fama internazionale e professore all’Università di Yale. Attanasio, 66 anni, è uno degli otto italiani ad aver ottenuto un prestigioso Advanced Grant dall’European Research Council (ERC), la più ambita borsa europea per la ricerca scientifica. Ora sarà docente ordinario di Economia politica all’Unical, un segnale forte della crescente reputazione dell’ateneo nel settore economico.
Nel campo della fisica, due giovani ricercatori si sono uniti all’università: Gianni Jacucci, 32 anni, proveniente dalla Scuola Normale di Parigi, guiderà un progetto di fotonica, mentre Mario Ferraro, 34 anni, ex ricercatore dell’Università Sapienza di Roma, si occuperà di un progetto di termodinamica applicata alla luce in fibre ottiche speciali.
Ma il colpo più clamoroso per Unical è stato il reclutamento di Georg Gottlob (foto), luminare dell’intelligenza artificiale e membro della prestigiosa Royal Society, proveniente dall’Università di Oxford. Gottlob è considerato uno dei massimi esperti mondiali nel suo campo e il suo arrivo ha portato l’Unical sotto i riflettori della comunità accademica internazionale.
Un altro grande ritorno è quello della professoressa Franca Melfi, pioniera della chirurgia robotica e prima al mondo, nel 2001, a eseguire la rimozione di un tumore al polmone con un robot chirurgico. Dopo una lunga carriera all’Università di Pisa, Melfi ha deciso di tornare in Calabria per dirigere il reparto di chirurgia cardio-toracica dell’ospedale dell’Annunziata. “Questo rientro a casa è un modo per restituire qualcosa alla mia terra. Unical è un ateneo dinamico, con un enorme potenziale di crescita” ha dichiarato la professoressa Melfi.
A questi nomi si aggiungono Francesco Iacono, specialista in bioricostruzione articolare con esperienze a Milano e in Francia, che sarà direttore del nuovo reparto di chirurgia ortopedica, ed Enrico Natalizio, ex direttore del Centro di ricerca robotica di Abu Dhabi, ora docente di Ingegneria delle telecomunicazioni.

Corsi innovativi e attrattività per gli studenti
L’Università della Calabria non è solo un centro di attrazione per i migliori ricercatori, ma anche per gli studenti. L’incremento del 24% nelle immatricolazioni negli ultimi cinque anni è un chiaro segnale di un cambiamento di percezione da parte delle nuove generazioni. A rendere l’Unical una destinazione interessante sono anche i corsi innovativi:
Medicina, Chirurgia e Tecnologie Digitali: un corso che combina medicina e ingegneria informatica, formando professionisti con competenze avanzate nell’uso delle nuove tecnologie in ambito sanitario.
Scienze Psicologiche, introdotto nel 2023, risponde alla crescente domanda di formazione in psicologia applicata.
Dieci lauree magistrali internazionali, erogate in lingua inglese, che hanno attirato oltre 5.000 domande di iscrizione da studenti di tutto il mondo.
L’espansione dell’offerta didattica ha anche favorito un flusso di studenti provenienti da altre regioni del Sud Italia, come Basilicata e Campania, ma anche dal Centro-Nord, attratti dalla qualità della formazione e dalle nuove opportunità di ricerca.

La visione del rettore Nicola Leone
Nicola Leone, 63 anni, rettore dell’Unical dal 2019, è il principale artefice della crescita dell’ateneo. Leone, informatico di fama internazionale, ha spinto per una politica di reclutamento basata sul merito, eliminando il cosiddetto “borsino del rettore”, che favoriva le assunzioni interne.
“Abbiamo deciso di puntare tutto sulla qualità della ricerca e sulla trasparenza nei concorsi. Vogliamo che l’Unical sia un luogo in cui il talento venga premiato senza logiche clientelari”, ha dichiarato Leone.
Uno degli obiettivi principali del rettore è quello di invertire il fenomeno della fuga dei cervelli, incentivando il ritorno di scienziati calabresi emigrati all’estero. “Nella storia della Calabria c’è sempre stata una forte emigrazione intellettuale. Ma oggi, grazie alle opportunità che offriamo, sempre più studiosi decidono di tornare” ha affermato Leone.

La sfida del futuro: consolidare il successo
La sfida ora è quella di consolidare il ruolo dell’Unical come punto di riferimento per la ricerca e la formazione avanzata. Oltre al potenziamento dei laboratori e delle infrastrutture, l’università sta lavorando per stringere collaborazioni con aziende e centri di ricerca internazionali.
A dimostrazione della sua crescita, l’Unical è stata recentemente valutata dal Censis come la migliore grande università italiana e sta scalando i ranking globali. “Stiamo dimostrando che un’università del Sud può competere con le migliori realtà accademiche europee. Il nostro obiettivo è continuare su questa strada, portando sempre più eccellenze in Calabria”, ha concluso Leone.
L’Università della Calabria sta ribaltando la narrativa sulle difficoltà del Sud, dimostrando che con una strategia ambiziosa e lungimirante è possibile trattenere e attrarre talenti, trasformando un territorio attraverso la conoscenza.


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