Usa: accordo in vista per evitare il default

- di: Brian Green
 
Sembra momentaneamente allontanarsi lo spettro di uno storico default negli Usa che poteva arrivare già dal 18 ottobre: è infatti sempre più vicino un compromesso fra democratici e repubblicani che porterà all'innalzamento del tetto del debito a un livello tale da coprire le necessità almeno fino alla fine del 2021.

Usa, evitato (per ora) il default: accordo fra repubblicani e democratici sull'innalzamento del tetto del debito

È stato Mitch McConnell, leader Rep al Senato, a offrire ai Dem la possibilità di un sollevamento del debito federale a un nuovo massimo che permetta all'amministrazione Biden di operare fino al 2022. L'ok dopo il voto al Senato, salvo sconvolgimenti dell'ultimo secondo, è atteso già nella giornata di oggi. Lo stesso McConnell ha scritto su Twitter: "Permetteremo ai democratici di usare normali procedure per approvare una estensione d'emergenza del tetto del debito ad un ammontare fisso in dollari per coprire il necessario fino a dicembre".

L'accordo è arrivato dopo le parole di Biden che ha messo pressione sul partito dei repubblicani, rendendo sempre più presente la possibilità di un default che sarebbe stato tanto storico quanto catastrofico per l'economia degli Stati Uniti e per l'intero comparto del lavoro.

Non cambiano comunque le posizioni originarie dei partiti, con i repubblicani che vogliono vedere innalzare il tetto solo per mano democratica grazire a procedure straordinarie, in modo da usare questa mossa come leva in vista della prossima campagna elettorale. Questa ipotesi è stata bocciata dai Dem che hanno dal canto loro evitato soluzioni di "reconciliation" per superare forzando l'opposizione. La tensione quindi rimane ancora molto alta e le discussioni con tutta probabilità ripartiranno con gli stessi toni alla fine di dicembre, quando scadrà questa tregua temporanea che però dà il tempo alla Casa Bianca e a Biden di riorganizzare le idee con meno acqua alla gola.
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